NOTE TECNICHE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI VENEZIA
Le note che seguono sono di tipo tecnico – interlocutorio e rimandano alle premesse teoriche e politiche che da qualche anno hanno interessato il dibattito politico culturale delle donne di Venezia, circa l’opportunità di rilanciare fortemente le politiche di genere ed a tal fine realizzare un nuovo centro di riferimento pubblico – privato, a Venezia .
E’ questa un’ occasione in più che si aggiunge ai già numerosi momenti di dibattito e di scambio di idee e di opinioni che hanno caratterizzato il tema “Casa” INTERNAZIONALE delle Donne a Venezia .
Inoltre queste note sono state concepite per essere volutamente non esaustive e definitive, proprio perché si è voluto dare modo a tutte le donne di Venezia, alle associazioni, alle cittadine, di esprimersi e di articolare proposte e modifiche; ciò al fine di comprenderne meglio le ragioni a sostegno della proposta e la profondità dell’interesse suscitato.
Precisiamo che, in relazione agli spazi, alle strutture ed alle risorse umane ed economiche da attivare per la realizzazione del Centro, sono state prese in esame due ipotesi operative distinte ma non alternative:
>> un’ipotesi di massima corrispondente alla realizzazione di un centro culturale unitario in un'unica struttura (un ex convento, un piano di palazzo, uno spazio ex industriale recuperato), inclusivo di tutte le iniziative e le proposte di attività;
>> un’ipotesi di minima basata sull’uso di spazi e strutture più piccole e diffuse in città, ma collegate in rete da un portale unitario (modello Biennale), destinate a produrre e realizzare anche le proposte e le iniziative di cui al documento “bozza Laboratori permanenti. Alcune proposte culturali”.
UNA PROPOSTA PER LA “CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI VENEZIA”
01. PERCHÈ UNA CASA DELLE DONNE A VENEZIA?
>> Perché le donne di Venezia intendono rilanciare una politica di genere attiva partendo dall’elaborazione di nuove strategie, fondando un luogo pubblico di incontro;
>> Perché, come a Bologna, a Torino e a Roma, per realizzare questo rilancio hanno pensato che la cosa migliore sia dar vita ad uno spazio nuovo, da dedicare ANCHE alla cultura espressa dalle donne ma socialmente non riconosciuta;
>> Perché oggi più che mai è necessario rafforzare e proseguire il processo di integrazione delle donne nella società, nelle arti , nelle lettere, nella politica;
>> Perché questa “casa” ambisce ad essere un riferimento internazionale – europeo per l’attuazione ed il monitoraggio degli obiettivi della Agenda di Lisbona; vuole infatti anche essere sede di eccellenza riconosciuta a livello europeo nella quale sono elaborate le politiche per eliminazione di tutte le discriminazioni, a partire da quelle di genere, sia manifeste che latenti, per far si che sempre più donne siano inserite nel mondo del lavoro e della vita sociale; almeno il 70% dice la direttiva ed impedendo questo grande spreco di risorse umane.
02. PERCHE’ A VENEZIA ?
>> Perché in città sono ancora vive le forze culturali ed economiche trainanti per la buona riuscita dell’iniziativa; perché Venezia è, e rimane, una città in grado di attrarre le risorse culturali ed economiche “nuove” anch’esse necessarie alla realizzazione concreta del progetto, che si prevede impegnativo sotto il profilo finanziario ed organizzativo;
>> Perché la comunità delle donne di Venezia è in grado di farsi promotrice del network nazionale ed internazionale di partecipazione attiva delle Donne, sia sotto il profilo culturale, che per lo scambio di buone pratiche, per il mainstreaming e l’empowerment;
03. DOVE?
>> E’ previsto l’utilizzo di un immobile appartenente al patrimonio pubblico [comunale o altro] non residenziale; che sia già disponile (conventi, palazzi anche da restaurare/ristrutturare, ecc.), sia in corso di acquisizione da parte dell’Amministrazione (dal ministero dei beni culturali, dal demanio militare e/o civile , ecc);
04. CHI PROMUOVE LA “CASA”?
>> La Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia, organismo di parità e di partecipazione per una cittadinanza attiva delle donne, dotato di autonomia organizzativa e finanziaria, in accordo con l’amministrazione comunale, raccoglie questa sfida e propone alla comunità VENEZIANA il progetto per la realizzazione di una casa internazionale delle donne a Venezia.
>> A tale scopo, la Consulta delle Cittadine avvia un percorso di condivisione e collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Venezia, con le associazioni cittadine, in particolare con quelle costituitesi per valorizzare la cultura delle donne, attive ad affermarle come soggetto sociale dotato di pari diritti e doveri nonché operative nella pratica di valorizzazione della cultura della differenza in quanto valore distintivo e socialmente imprescindibile; in rapporto con gli enti e le istituzioni pubbliche e private, per promuovere insieme il progetto “Casa internazionale delle donne a Venezia ” .
05. CHI LA STA PROGETTANDO?
La Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia, propone di costituire al suo interno DEI gruppi di lavoro con l’obiettivo di indagare le seguenti aree tematiche:
· Gruppo di lavoro 1 – il comitato scientifico di approfondimento culturale:
ricerca e promuove le relazioni con gli enti e le istituzioni culturali veneziane, italiane ed europee e con il mondo delle artiste; cura l’organizzazione eventi sia a livello nazionale che internazionale; in rapporto con l’amministrazione comunale, programma le varie iniziative culturali a tutto tondo, per la pace ed il dialogo interreligioso; elabora un codice di comportamento etico al quale aderiscono i soggetti; ne cura la comunicazione istituzionale e con i nuovi media;
· Gruppo di lavoro 2 – il comitato tecnico amministrativo per la fattibilità;
Valuta la fattibilità operativa circa la localizzazione e l’organizzazione dei servizi della struttura; analizza le risorse; effettua analisi di mercato ed analisi costi benefici (cba); analisi di mercato e della clientela (marketing culturale); progetta il modello gestionale ed il PIANO ECONOMICO FINANZIARIO
· Gruppo di lavoro 3 - il comitato per la scuola di politica permanente e le strategie di genere facente parte integrante del centro
Valuta la fattibilità della costituzione di un istituto permanente per le strategie di genere, cura i analisi comparate di riferimento nazionali ed internazionali relativamente agli altri istituti di strategie di genere; sotto il profilo culturale e politico analizza il consolidamento dell’esperienza della scuola di politica già maturata; si impegna in tutte le azioni rivolte al maistreaming, l’empowerment e le pari opportunità;
Questi gruppi di lavoro si impegnano a: > coordinarsi tra di loro ed aggiornarsi sull’avanzamento delle attività;> redigere un report finale unitario;
Le coordinatrici dei gruppi, costituitesi in un comitato di direzione insieme alla presidente della Consulta delle Cittadine, garantiranno il periodico riscontro e confronto con le Assessore e l’Amministrazione Comunale, nonché con le cittadine, le associazioni, gli enti e le istituzioni partecipanti;
06. COSA OFFRE LA “CASA” DELLE DONNE A VENEZIA?
L’ipotesi di partenza prevede l’attivazione dei seguenti servizi :
>> Servizi ed attività culturali;
scuola di politica
sezioni dedicate alla cultura ed alle arti
sezione di documentazione locale sulle artiste e la cultura di genere;
>> Servizi di accoglienza
spazio foresteria
albergo
centro congressi; centro conferenze
laboratori
>> Servizi integrati e consolidati con il centro
servizi di ristoro + ristorante+ giardino
sportello rosa
spazi multiculturalità
spazi autogestiti per le associazioni
>> Mediaforum
internet point e prenotazioni online
servizi di informazione imprenditoria femminile;
consultazione generale e referenze;
servizi complementari forniti in rete per la cultura, l’arte, lo spettacolo;
COLLABORAZIONI ATTESE
Si invitano all’adesione al progetto:
Ø gli enti pubblici e privati, le fondazioni e le istituzioni ;
Ø le aziende e le imprese sia in forma di società di capitali che cooperative, affinché contribuiscano insieme, anche economica, sia alla redazione al lavoro dei gruppi che alla realizzazione del progetto ;
Ø si sostiene la partecipazione ai bandi di finanziamento pubblici e privati (ad esempio bando Regione Veneto, programmi europei [ad esempio, Cultura 2000], etc.);
07. LA “CASA” PER CHI E’ STATA PENSATA ?
In attesa degli esiti dell’ analisi dei flussi, i/le fruitori/fruitici potenziali del centro sono:
>> Le ospiti e le cittadine nazionali internazionali;
>> Le fruitrici di scambi culturali e di comunicazione nazionali ed internazionali
>> Le/gli esperte/i _ Le/gli artisti
>> Le cittadine ed i cittadini veneziani di tutte le fasce d’età
>> La cittadinanza maschile in consonanza con gli orientamenti del centro;
08. ANALISI DEI PUNTI DI FORZA, DI DEBOLEZZA, LE OPPORTUNITÀ, LE MINACCE
I PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO
La città di Venezia viene dotata di una nuova struttura socio - culturale;
Ia “casa internazionale” attiva:
>> la partecipazione diretta della comunità veneziana sia in fase di progettazione che di realizzazione;
>> rapporti e scambi culturali e di buone pratiche con analoghe realtà italiane ed internazionali.
E’ in consonanza con gli indirizzi politico – amministrativi del Comune di Venezia in materia di partecipazione, cultura, cittadinanza delle donne, ruolo internazionale di Venezia;
Sono attese rilevanti ricadute economiche;
E’ altresì occasione di inserimento lavorativo sia di cittadine italiane che straniere.
La Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia funge da capofila del progetto, in collaborazione con le associazioni e tutti i soggetti pubblici e privati che a vario titolo sono invitati ad aderirvi;
OPPORTUNITA’
Ia “casa”:
- valorizza il ruolo e la storica competenza maturata dalle istituzioni e dalle associazioni femminili veneziane, in grado progettare e proporre iniziative culturali e servizi innovativi;
- crea network nazionali ed internazionali sia con soggetti che già operano a Venezia sia nuovi, da coinvolgere, affinchè contribuiscano apportando esperienze positive da trasferire e risorse;
- attiva i vantaggi della produzione culturale dedicata alle donne, della comunicazione e la diffusione della cultura di genere, per la realizzazione di servizi concreti e fruibili dall’intera popolazione femminile - e non solo.
PUNTI DI DEBOLEZZA
- la complessità della realizzazione e della programmazione dell’operatività;
- la numerosità di relazioni da attivare a tutti i livelli e di tutti i tipi tra la tempistica del progetto, potrà subire modifiche e variazioni in relazione alla velocità di avanzamento del progetto;
- la complessità del modello gestionale, che dovrà essere in grado di coniugare i requisiti della partecipazione di tutti soggetti attivate partecipanti e delle varie associazioni, prevedendo la costituzione di un soggetto giuridico (consorzio, cooperativa, che garantisca equilibrio tra i vari soggetti coinvolti;
- l’estrema attenzione da dedicare ai piani gestionali;
- in generale, la sostenibilità economico- finanziaria complessiva del progetto;
MINACCE
e’ necessario tenere alta l’attenzione :
> sul mantenimento degli equilibri di bilancio/vincoli di spesa;
> sul rischio dispersività delle proposte operative e culturali confliggenti;
> sul fatto di dotarsi di personale qualificato, risorse economiche, di solidi sostegni politici e sociali.
09. TEMPI
0I FASE – Presentazione dell’avvio delle attività dei gruppi di lavoro per la redazione delle proposte progettuali: tramite email e costanti aggiornamenti sul sito web del Comune di Venezia e Centro Donna;
II FASE – Verifica: in occasione delle varie convocazioni della Consulta viene presentato e valutato l’avanzamento delle attività del gruppi di lavoro, anche integrandolo con nuove osservazioni emergenti dal dibattito collegiale;
III FASE – Presentazione pubblica del report finale: viene comunicata la data di avvio delle procedure amministrative per la realizzazione effettiva del centro;
Redazione delle note tecniche a cura di Laura Guadagnin ed Angela Salvato
Se Volete partecipare alla realizzazione della Casa Internazionale delle Donne a Venezia
Rivolgetevi a
consulta.donne@comune.venezia.it
lauraguadis@libero.it
3470417829
IPOTESI DI MINIMA
BOZZA LABORATORI PERMANENTI. ALCUNE PROPOSTE CULTURALI
PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE A VENEZIA
Premessa:
Le proposte di seguito presentate nascono in questa città per riprendere, in modo inedito ma determinato il contributo della differenza femminile, per valorizzarne la sua specifica e singolare storia di accoglienza e creazione di forme artistiche e pratiche relazionali e politiche, dettate dalla propensione di Venezia alla multiculturalità e convivenza pacifica tra culture, per contribuire a affidarle nuovamente un ruolo propulsivo nell’Europa e nel Mediterraneo attuali.
Due macro sezioni contengono le aree tematiche di riferimento culturale cui la “Casa” dovrà dedicarsi.
La prima area tematica è dedicata alla pace, alla realizzazione di una sala di lettura ed annessa biblioteca; alla programmazione di luoghi ed eventi dedicati alla poesia ;
La seconda area tematica è dedicata alla attivazione ed al sostegno e promozione di iniziative da parte di artiste Veneziane ed ospiti di Venezia provenienti, prioritariamente, ma non esclusivamente, dal bacino del Mediterraneo ;
PARTE I:
TAVOLI DI PACE / PRATICHE DI PACE
Ricerca conoscitiva meditativa espressiva tra culture e religioni
Orientamenti:
“Non- identificazione” esclusiva con le religioni storiche ma altresì “non-astensione” dalle tradizioni filosofiche, teologiche sapienziali, in parte riviste ed attraversate dal pensiero teorico di genere delle donne e della differenza, cui fanno riferimento.
Si tratta di continuare l’opera di simbolico che si sta effettuando gradualmente in tutti i saperi in ogni paese.
Risulta importante l’incontro con mondi pressochè sconosciuti, ma nonostante ciò a noi tutti sempre più vicini.
Si intende, ad esempio, il mondo arabo-islamico, complesso e articolato nelle sue parti di tradizione religiosa e culturale, vista a tutto tondo, dagli aspetti più estremi, a quelli moderati, e nel loro impatto/incontro con l’occidente.
La questione culturale da esplorare è infatti: che ruolo hanno le donne nelle loro opere e tentativi di pacificazione/ riduzione degli estremismi?
Quali sono gli ambiti , interni e trasversali a discipline filosofiche, ecologiche, psicologiche, storiche, teologiche, religiose, dalle quali ricavare paradigmi formativi, guide, stili di vita, pratiche di benevolenza, in ordine a una intelligenza del cuore, contro la pesantezza, la pesanteur ( S. Weil) del mondo attuale, che valgano nei rapporti interpersonali, e tra donne e culture?
Ambiti culturali:
MULTICULTURALITA’ SPIRITUALITA’ LAICITA’
DONNE CULTURE RELIGIONI A VENEZIA
DONNE E RELIGIONI NEL MONDO
ARTI PER LA PACE
STORIE/BIOGRAFIE
LA CITTA’ INVISIBILE
LE CURE
Luoghi:
Evidenziamo in Venezia il riferimento a luoghi che conservano nella propria memoria pratiche di cura, accoglienza, elaborazione di saperi ed arti espressive, come è stato il recupero dell’Istituto alla Pietà e a vari altri, quali, ad esempio, S. Maria del Soccorso ai Carmini o il complesso adiacente al Chiostro di Sant’Elena, (già predisposto dall’amministrazione comunale- e non usato-) per associazioni di pace.
Oppure ad altri luoghi dislocati in vari punti della città, in strutture dismesse, anche gli ex capannoni industriali alla Giudecca, all’Arsenale, a S.Pietro di Castello, a Cannaregio, ecc..
Sala di lettura multiculturale, con server multimediale: da costituire
Per quanto riguarda le attività internazionali ed in lingua straniera, è opportuno e necessario l’ appoggio e la sottoscrizione di una convenzione con la nuova biblioteca multiculturale di Ca’ Foscari sita alle Zattere DD.
Biblioteca multimediale e archivio:
Riferimento, utilizzo e ampliamento della biblioteca del Centro Donna, da spostare tra Mestre e Venezia e rendere accessibile a tutta la popolazione, in coordinamento con l’attuale riorganizzazione del sistema bibliotecario del Comune di Venezia.
Vedere note esistenti su biblioteca multimediale proposte dalle operatrici e utenti del Centro Donna.
POESIA: PORTE APERTE
Già sperimentato in molteplici iniziative organizzate dalla “Settima Stanza” e da altre associazioni attive in città;
Il ruolo di incontro e di condivisione trasversale alle culture della poesia, oltre che di pacificazione: in particolare in quella di “DisarmoPoesia”, che diventerà a carattere permanente, ha visto lettrici/lettori/ poete/i di molte nazionalità, attingere e traghettare traducendo poesia, interpretando le proprie origini, spesso da luoghi spesso difficili, o di esilio, nell’esperienza singolare e comune, di recupero della lingua materna, nel ritrovamento del suo senso, riscattato e purificato dalla violenza e dalla sofferenza.
La poesia al posto dell’amore nel mondo, quando il mondo è mancante, dice Maria Zambrano.
Ricerca e attraversamento di autrici/autori di contesti internazionali.
I luoghi lontani visti attraverso la produzione poetica, in readings, convegni, festivals ecc., nelle forme cioè più accessibili a tutti.
Sperimentazione e contaminazione di: linguaggi visivi, video musicali, elettronici, vocali.
Poesia come cura in luoghi difficili, quali il carcere, gli istituti per anziani ecc.
Si tratta di dare carattere di Internazionalità a tali iniziative, da proseguire, promuovendole e ospitandole in contesti di maggior respiro, insieme ad altre associazioni e singole cittadine/i, che vedano la città, maggiormente attenta alle espressioni delle donne, ad ospitare e accogliere.
Altra ambizione sarebbe quella di istituire un Centro Storie e Biografie; a tale fine invitiamo le esperte ad esprimersi.
II PARTE
WAF (Women Arts Venice For)
Laboratori Permanenti Pace – Sviluppo – Integrazione
ARTISTE DEL E PER IL MEDITERRANEO
Rivolto a giovani artiste under 35:
Corsi per curatrici e critiche donne.
Sezioni video, musica, poesia;
Concorsi e bandi per borse di studio
Sperimentazioni over 35:
Interventi multidisciplinari con diversi linguaggi e contaminazioni:
> arte visiva, video, foto, installazioni, pittura, scultura, progetti di architettura e architettura di giardini. Musica, poesia, fotografia.
Luoghi da verificare:
A S. Servolo, di proprietà della Provincia.
Si ospita Città dell’Arte, Love Difference; è iniziativa che occupa alcuni mesi dell’anno, con spazi predisposti a laboratori e installazioni.
La sede di S. Servolo è dotata di foresteria, ma è altresì occupata in minima parte rispetto al numero di posti letto,anche durante le sperimentazioni già previste.
Da proporre ai responsabili della VIU (Venice international University) e di IUAV (Università di Architettura di Venezia) per l’utilizzo di questi spazi da dedicare alle arti delle donne;
E’ necessario ricercare altri luoghi: ad esempio in Arsenale - Biennale in aree non ancora destinate;
oppure altrove: a Cannaregio, ad esempio, presso la Misericordia; presso qualche chiostro inutilizzato;
A tal fine sono state
contattate galleriste ed artiste interessate all’impresa.
Redazione a cura di Laura Guadagnin e Grazia Sterlocchi dell’Associazione La Settima Stanza |