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MURERI

 

Esiste una corte del murer a Dorsoduro. Patroni erano s.Tommaso e s.Magno; l’albergo si trovava a s.Samuele, alla fine della salizada (nome dato alle vie lastricate con mattoni posti in piano o in taglio).L’ età minima per diventare garzone era di 14 anni e il garzonato durava 5 anni. La prova d’arte, cioè  l’esame finale per acquisire il titolo di  “ maestro”, consisteva  nella costruzione di una balaustrata e di un camino, ma da essa  i figli dei maestri erano esentati. Gli appartenenti alla corporazione godevano di vantaggi di vario genere tra i quali, per i più anziani,la costruzione gratuita di una casa. Responsabile del progetto edilizio era il provveditore eletto dal capitolo, cioè dall’ assemblea dei confratelli (alla quale partecipava anche un funzionario della magistratura dei Giustizieri che faceva l’ appello e multava gli assenti) ed era sempre lui a dirigere il cantiere e a tenere i conti,  in collaborazione con l’ architetto la cui presenza non era ritenuta però necessaria.

Alla fine del XVIII secolo l’ arte comprendeva 345 capomastri e 17 garzoni. I manovali erano ritenuti del tutto estranei all’ attività dei maestri mureri i quali erano chiamati  “cazziole” per l’ uso quasi virtuosistico che essi facevano di questo strumento di lavoro che era interdetto ai manovali a costo di sanzioni pecuniari