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11/11/2004

Categoria: Cultura

Inaugurazione delle Sale Apollinee del Gran Teatro La Fenice. Presentato il libro “La Fenice. Splendidezza di ornamenti e dorature


“La presentazione di questo libro straordinario ci fornisce una grande occasione per ringraziare quell’insieme di straordinarie competenze di fantasia creatività che per dovere classificatorio definiamo ‘artigiani’ ma cui sottende quel creare che osa avvicinarsi all’atto divino. Ringraziare significa riconoscere il loro paziente e sapiente lavoro che sintetizza fantasia e tecnica: ciò fa sì che non si perda la memoria della complessità dell’impresa di ricostruzione che ha reso possibile il ritorno alla splendidezza di ornamenti e dorature nel teatro. Psicologicamente la sua ricostruzione era per la città l’obiettivo per cancellare una brutta parentesi e questo si può ormai dire raggiunto, ma non sarebbe giusto perderne la memoria”. Il sindaco di Venezia e presidente della Fondazione Teatro La Fenice, Paolo Costa, ha così sintetizzato il senso della pubblicazione del volume “La Fenice. Splendidezza di ornamenti e dorature”, la cui presentazione ha anche fornito il pretesto per l’inaugurazione delle Sale Apollinee, ritornate finalmente a essere sede di conferenze, come ha ricordato il sovrintendente della Fenice, Giampaolo Vianello, in apertura della conferenza.


L’assessore comunale alla Cultura, Armando Peres, ha anch’egli posto l’accento su come “il rifacimento in copia del teatro ha innescato un processo virtuoso dell’inestimabile patrimonio rappresentato da quell’artigianato che, in questi tempi così tecnologici, sembrava essere caduto nel dimenticatoio. Per indagare su come erano state fatte le cose si sono messi all’opera un centinaio di artigiani il cui lavoro è stato documentato nella mostra organizzata fra dicembre 2003 e gennaio 2004 dall’Istituto Veneto, e poi a Ferrara dove è diventata il fiore all’occhiello di ciò che l’Italia è stata capace di fare in questo campo. Marco Corsini, assessore comunale ai Lavori pubblici, che oggi non è potuto essere presente, è stato l’anello fondamentale per la ricostruzione del teatro e anche questo volume è nato da una sua intuizione”.


Alla presentazione erano presenti, oltre alla curatrice del libro, Elisabetta Fabbri, che ha collaborato con il Comune per la ricostruzione fin dal 1996 e ha perciò potuto documentare accuratamente varie fasi del lavoro degli artigiani, l’editore Stefano De Luca e molti protagonisti della ricostruzione del teatro. Il libro, fresco di stampa, è stato sponsorizzato da Postel e sarà in distribuzione nelle principali librerie da dicembre.