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18/03/2004

Categoria: Politiche sociali

Assistenza domiciliare, conferenza dell’assessore Caccia


“La stessa Regione del Veneto ha ufficialmente smentito la paternità della tabella distribuita ieri alla stampa dal consigliere comunale Pezzangora, e relativa ai costi dell’assistenza domiciliare integrata a Venezia”. L’assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Caccia, ha voluto così illustrare alla stampa i veri dati relativi al numero di persone anziane e non autosufficienti assistite dal Comune, e soprattutto spiegare come le informazioni diffuse da Pezzangora contenessero errori plateali, che rendono non confrontabili i dati veneziani con quelli riferiti ad altre Ulss venete. E’, ad esempio, il caso di Belluno, per il quale “viene indicato il numero di 502 utenti dell’assistenza domiciliare integrata, che sono invece solo 117, e deve quindi essere riferito al numero delle prestazioni effettuate nel 2003. Quando a Venezia parliamo invece di 612 utenti, intendiamo il numero reale di persone seguire in modo integrato dagli operatori socio-sanitari dell’assistenza comunale e dagli interventi medico-infermieristici dell’Azienda Ulss. Il costo medio orario di un operatore è simile in tutto il Veneto, tra i 16 e i 17 euro, e ciascun utente veneziano è assistito mediamente per 315 ore/operatore all’anno. Il che rende del tutto congruo il costo medio annuo per utente del servizio di circa 5.300 euro. Per ammissione della Regione stessa, sono le metodologie di rilevamento dei dati a essere così diversificate, da rendere impossibile una qualsiasi comparazione.”


“Mi dispiace di aver letto le gravi affermazioni di Pezzangora - ha commentato inoltre Caccia - soprattutto perché giungono da un consigliere comunale che dovrebbe invece essere orgoglioso di come è gestito un servizio di assistenza domiciliare che, nel 2003, ha visto coinvolti 2.030 cittadini anziani e disabili e le loro famiglie, gran parte dei quali assistiti in toto dal Comune di Venezia. Un ingiustificato attacco denigratorio è stato per di più fondato su dati errati, che potevano esserci richiesti, e quindi accertati, in qualsiasi momento”.


L’assessore ha confermato che la collaborazione con l’Azienda Ulss è assicurata, a livello istituzionale, dalla definizione di competenze e impegni contenuti nell’accordo sottoscritto sui livelli essenziali d’assistenza e, a livello operativo, dall’integrazione del lavoro degli operatori di Comune e Ulss nell’ambito dei distretti socio-sanitari, collaborazione che “nessuno si è mai sognato di mettere in discussione”. Infine Caccia ha fornito i risultati di una ricerca condotta tra gli utenti del servizio e i loro familiari, sulla qualità percepita e il livello di soddisfazione. Su 234 persone, campione molto significativo, il 90% degli intervistati è complessivamente soddisfatto, mentre il 58% vorrebbe la disponibilità dell’assistenza per un tempo maggiore. “Ciò dimostra – ha concluso Caccia - che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, con un servizio innovativo, ben presente e apprezzato dai cittadini, che consente di evitare il ricovero improprio di molti nostri anziani”.