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25/03/2004

Categoria: Politiche sociali

Sportello “Stopmobbing”, 133 richieste in sette mesi


Sono state ben 133 le persone che si sono già rivolte allo sportello “Stopmobbing”, il progetto sperimentale contro i maltrattamenti psicologici sui luoghi di lavoro, gestito in convenzione tra la Provincia e il Comune di Venezia e le associazioni “Contromobbing” e “Nadir”. E’ uno dei dati emersi nel corso della conferenza stampa, tenuta questa mattina, al Municipio di Mestre, dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Beppe Caccia e dall’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Alessandro Sabiucciu, per fare un bilancio dei primi sette mesi di attività del servizio.


 


A rivolgersi allo sportello “Stopmobbing” sono state in maggioranza donne (57%), mentre l’età media è di 42 anni e mezzo. Riguardo alle richieste: il 31% delle persone si è fatta avanti per aver informazioni generiche su che cosa sia il mobbing, il 21% del totale ha chiesto espressamente una consulenza legale, un altro 11%, una assistenza psicologica. Il 37%, infine, ha domandato un secondo appuntamento.


 


“Al di là delle fredde cifre – ha sottolineato l’assessore Caccia – il dato più drammatico è che il mobbing è un fenomeno che non solo esiste, ma è anche in crescita, anche per colpa della polverizzazione del lavoro e della crescita del precariato. Oggi il mobbing colpisce indistintamente uomini e donne, e riguarda tutte le categorie e la scala lavorativa. E’ necessario perciò passare dalla fase sperimentale del servizio ad una sua più definita strutturazione, moltiplicando da una parte i punti di accesso per gli utenti e potenziando dall’altra la rete, per poter fornire risposte sempre più adeguate”.


 

Allo sportello “Stopmobbing”, che ha sede alla scuola Pellico in via Costa 38 a Mestre e ha un orario d’apertura pomeridiano di 18 ore settimanali, si può accedere anche telefonicamente (al numero 041/951365) e via internet (www.stopmobbing.org). Il servizio si avvale dell’assistenza legale dell’avvocato Ettore Squillace e della consulenza socio-sanitaria del sociologo e terapeuta Silvano Felisati.