Sono stati più di trecento i commercianti mestrini che hanno partecipato ieri sera, all’hotel Ramada, al faccia a faccia promosso da Confcommercio e Ascom con il sindaco di Venezia Paolo Costa e il vicesindaco e assessore alla Mobilità Michele Mognato sul tema della viabilità a Mestre. Un incontro che è servito per chiarire e mettere a confronto le posizioni di associazioni di categoria da una parte e Amministrazione comunale dall’altra.
“Ciò che contestiamo al Comune – ha spiegato in apertura il presidente della Confcommercio di Mestre, Massimo Albonetti – non è tanto la volontà di modificare radicalmente la viabilità mestrina, con tanti interventi in un colpo solo, quanto il metodo scelto: l’aver cioè preso molte decisioni senza un vero confronto con le forze vive della città.”
“Il vero problema – ha risposto Costa – è che per troppi anni ci sono state solo parole, mentre ora siamo passati ai fatti. Da una parte c’è l’esigenza di fronteggiare quella che è sempre più un’emergenza ambientale, dall’altra di rendere più vivibile la città, diminuendo il traffico privato e rendendo più conveniente e veloce il trasporto pubblico. E’ vero che nei prossimi mesi si apriranno tanti cantieri (per il tram, l’Sfmr, l’eliminazione dei passaggi a livello, l’Alta velocità, i parcheggi scambiatori) ma invito tutti a vivere questa fase di transizione in modo positivo, pensando ‘in grande’, cioè a quello che diventerà e potrà offrire la Mestre del futuro.”
E’ poi iniziato il fuoco di fila degli interventi dei commercianti, che hanno riassunto le varie preoccupazioni della categoria per l’avvento del tram, per l’apertura di cantieri che potrebbero non rispettare i tempi di lavoro previsti, per la mancanza di parcheggi in luoghi strategici, per la realizzazione di nuove zone a traffico limitato, tutte circostanze che potrebbero provocare una diminuzione drastica del loro giro d’affari, in un momento, tra l’altro, già per loro difficile.
Il vice sindaco Mognato ha proposto di promuovere ulteriori tavoli di concertazione, dopo quello già deciso per i lavori del tram, per gli altri vari cantieri che verranno aperti, per venire così incontro alle esigenze specifiche dei vari negozi. Inoltre ha invitato la categoria ad avviare un confronto anche sulle prospettive future che Mestre potrà offrire. “Ci sono aree – ha spiegato – come quelle di via Torino o dell’attuale ospedale Umberto I, che diventeranno centrali per lo sviluppo della città se troveranno forze produttive in grado di sfruttare questa grossa opportunità, investendo denaro, ma soprattutto idee.”
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