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15/10/2004

Categoria: Pubblica istruzione

Un albero per ogni nato: 718 bambini di prima elementare hanno piantato stamani nel Bosco di Mestre il “loro” albero


Il sole faceva a stento capolino tra le nuvole, e il terreno era infangato per l’abbondante pioggia caduta nella notte, ma è stata ugualmente una giornata di festa per i 718 bambini delle 37 classi di prima elementare di Mestre che questa mattina hanno dato vita, per il secondo anno consecutivo, al Bosco di Mestre, nell'area che il Comune di Venezia ha acquisito dalla Fondazione Querini Stampalia, all’incrocio tra via Altinia e via Forte Cosenz, tra Favaro e Dese, alla cerimonia “un albero per ogni nato”.


Una festa che le varie classi hanno vissuto in tre momenti: c’è stato dapprima l’impianto degli alberi, muniti di targhetta col nome di ogni bambino, poi uno spettacolo di animazione presentato da Fabio Koryu Calabrò e infine, non certo meno attesa, la merenda, con tanto di croissant, cioccolata calda e the. Presenti all’iniziativa, oltre ai bambini e ai loro insegnanti, il vice sindaco di Venezia, Michele Mognato, il direttore generale del Comune, Ilaria Bramezza, gli assessori comunali alla Pianificazione strategica, Roberto D'Agostino, all’Ambiente, Paolo Cacciari, alla Pubblica Istruzione, Loredana Aurelio Celegato, il presidente dell’Associazione per il Bosco di Mestre, Giorgio Mattei, la dirigente coordinatrice dell’Ufficio per il Bosco di Mestre, Mariolina Toniolo.


“Ai miei tempi – ha osservato il vice sindaco Mognato – i bambini venivano portati in visita alle fabbriche di Porto Marghera, ora invece vengono qui, a piantare alberi per il Bosco di Mestre: è il segno dei tempi che cambiano, di una nuova sensibilità per l’ambiente. Ora spero che il Bosco sia presto anche visitabile: finanziaria permettendo, entro il 2005 dovrebbero essere pronti i primi 5 km di pista ciclabile, da via del Lazzaretto (vicino al capolinea di Favaro del tram) fin qui a Dese.”


Il Bosco di Mestre sta significativamente crescendo: sui 200 ettari che il Comune ha acquisito dalla Fondazione Querini Stampalia, già 20 erano stati piantati in passato e potranno presto essere utilizzati: le classi prime dell’anno scorso hanno piantato 4 ettari e l'impianto odierno è la prima parte di altri 25, che verranno completati entro l'inverno. Per l'anno prossimo dovrebbero essere messi a dimora altri 40 ettari di terreno, con piante autoctone (platani, carpini, aceri, querce, frassini), accuratamente selezionate. Un bosco che i bambini presenti questa mattina avranno il compito di seguire, nella sua crescita, anno  per anno, e di cui si sono portati anche un piccolo pezzo a scuola: ogni classe ha infatti ricevuto in regalo un piccolo albero, da piantare nel cortile del proprio istituto.


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