Il sindaco ne sollecita l’esame in sede di Comitatone assieme alla ripartizione dei fondi di legge speciale
Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, ha presieduto oggi pomeriggio, nella Sala consiliare, la presentazione alla X Commissione consiliare (Legge speciale – Ambiente) di due progetti finalizzati a ridurre la quantità d’acqua in ingresso in laguna in caso di maree medio-alte, le più frequenti, 40-50 volte all’anno, ambedue con la riduzione della sezione della bocca di porto. Il primo progetto, mutuato dalla soluzione Arca e riadattato dal Comune con l’ausilio di esperti esterni, è stato illustrato dall’ing. Afro Massaro, e prevede l’utilizzo di cassoni autoaffondanti o di natanti con il fondo conformato al fondale marino. Il secondo progetto, “Doge”, è stato illustrato dall’ideatore, prof. ing. Antonio Tamburrino, e prevede l’utilizzo di una struttura sommersa di moduli in gomma flessibile, da riempire d’acqua.
Il sindaco ha rilevato che i due progetti non sono alternativi alle barriere mobili, ma complementari, così come previsto negli 11 punti votati dal Consiglio comunale e recepiti nell’accordo tra Enti locali e Governo in sede di Comitatone, là dove si richiede che “venga studiata la possibilità di moderare tutta una serie di medi eventi di acqua alta mediante un adeguato incremento della resistenza al moto che l’onda di marea subisce penetrando dal mare verso la laguna, anche prevedendo l’inserimento nelle bocche di porto di interventi opportunamente dimensionati” e che “si proceda a introdurre il necessario adeguamento progettuale delle opere mobili anche al fine di analizzare il possibile beneficio in termini di contenimento dei costi di realizzazione e gestione delle opere stesse e valutando la possibilità di sperimentazioni temporanee con strutture rimovibili”.
La presentazione dei due progetti – ha rilevato il sindaco – è un contributo che il Comune dà per l’attuazione di quell’accordo, anche data l’assenza di altrui iniziative; di qui, il rinnovato forte sollecito del sindaco al presidente del Consiglio per una rapida convocazione del Comitatone, e l’esame in quella sede dei due progetti. Il sindaco ha poi ricordato che il decreto-legge 355 del 2003, convertito con legge 47 dello scorso 27 febbraio, ha prorogato la disposizione della legge 289/2002, che destina una quota degli importi autorizzati per la legge obiettivo al finanziamento dei vari interventi indispensabili per la vitalità e la salvaguardia di Venezia fissati dalla legge speciale del 1984 – come lo scavo dei canali e la manutenzione di ponti e rive, il restauro dell’edilizia residenziale pubblica e privata, la ristrutturazione di immobili per attività sociali, culturali, produttive, il restauro di edifici monumentali ecc. – oltre che per le attività del commissario al traffico acqueo. Anche la ripartizione di tale quota tra i vari Enti deve essere oggetto di decisione in sede di Comitatone: ciò costituisce – ha concluso il sindaco – ulteriore motivo di sollecito per la sua convocazione.
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