Sei in: il cittadino > cercare informazioni > sala stampa > comunicati stampa
Contenuti della pagina


Torna all'elenco

06/04/2004

Categoria: Politiche sociali

“Obiettivo lavoro”: presentato il progetto per ex prostitute straniere


Il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Prostituzione straniera e tratta: obiettivo lavoro per persone in percorsi di protezione sociale” è stato firmato questa mattina al Municipio di Mestre dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Giuseppe Caccia, dal presidente dell’Ente bilaterale Turismo, Gianni Callegari, dai rappresentanti dell’agenzia Agform, Luigi Zanni, e del Centro di solidarietà polesano, Monica Crivellaro. Il progetto di inserimento lavorativo, promosso dal Servizio Città e Prostituzione dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali e finanziato dalla Regione Veneto, ha lo scopo di garantire uno stabile inserimento nel mondo del lavoro per le donne che decidono di uscire dal sistema di sfruttamento sociale. Il rischio infatti è che, dopo il programma di protezione sociale, le donne possano perdere la condizione di legalità ed essere nuovamente riassorbite nella clandestinità e nello sfruttamento.


“A fronte di un nuovo mercato del lavoro sempre più caratterizzato dalla precarietà – ha sottolineato l’assessore Caccia – questo progetto ha l’intento di conciliare le esigenze delle donne immigrate straniere, inserite in percorsi di protezione sociale, con la Legge Bossi-Fini, che prevede permessi di soggiorno per motivi di lavoro, di durata pari al rapporto di lavoro in essere. Vogliamo restituire dignità e diritti alle donne vittime dello sfruttamento sessuale – ha concluso Caccia – e questo progetto ci permetterà di farlo con la collaborazione di vari soggetti”.


 Le attività previste infatti si realizzeranno con la disponibilità delle risorse presenti nel territorio e in particolare con la collaborazione delle associazioni di categoria del settore alberghiero di Venezia e dell’agenzia formativa Agform. Le donne in programma di protezione sociale parteciperanno, per un periodo che va da uno a tre mesi, a percorsi integrati di accoglienza, formazione teorica e pratica: tutte azioni finalizzate a un inserimento lavorativo nelle strutture alberghiere, dove poi le ex prostitute lavoreranno come cameriere ai piani, e in sala bar e cucina. Il progetto partirà dopo Pasqua e coinvolgerà otto donne