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08/10/2004

Categoria: Salvaguardia laguna

Il saluto del sindaco ai Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia


Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, ha portato questa mattina il saluto dell’Amministrazione comunale alla 32. riunione dei Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia, riunitasi nella sede dell’ufficio Unesco, a Palazzo Zorzi.


Ricordando l’enorme importanza che i Comitati, nelle loro singole istituzioni, hanno avuto sin dalla loro costituzione per far fronte agli immediati problemi della città, uscita martoriata dalla mareggiata del 1966, e poi per la loro continua e preziosa opera di contributo al restauro di chiese e palazzi, Costa si è soffermato sul momento attuale, definito “punto di svolta” auspicando, dopo quarant’anni dalla loro nascita, che i Comitati Privati, oltre a continuare la loro opera, possano scegliere anche altri obiettivi, per contribuire a rendere Venezia non solo una città che rinasce nei monumenti  ma anche luogo che si rinnova in senso lato, sempre più vivibile e aperto alle nuove sfide post-industriali e al lavoro immateriale e tecnologico che caratterizza il nostro tempo e per il quale Venezia rappresenta una istanza ideale.


“Voi siete veneziani stranieri, e assieme ai veneziani che sono nati e che vivono a Venezia, dovete trovare sinergie d’intenti. Avete dato contributi, idee ed energie – ha continuato Costa – cerchiamo ora, tutti insieme, di contribuire anche nella gestione di questa città, nell’ambito della cultura ma non solo, con l’obiettivo di disegnare un futuro migliore alla vostra e nostra città. Se siete pronti a percorrere questa strada, sapete che potete contare su di me”. “Vorrei pensare – ha concluso il sindaco – che questa volta non è il mondo che guarda Venezia ma è Venezia che guarda al mondo per trovare risposte alle sue continue esigenze di città unica, patrimonio del mondo”.


La riunione dei Comitati per la Salvaguardia di Venezia


Alvise Zorzi e Paolo Costa