Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, ha portato questa mattina il saluto dell’Amministrazione comunale alla 32. riunione dei Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia, riunitasi nella sede dell’ufficio Unesco, a Palazzo Zorzi.
Ricordando l’enorme importanza che i Comitati, nelle loro singole istituzioni, hanno avuto sin dalla loro costituzione per far fronte agli immediati problemi della città, uscita martoriata dalla mareggiata del 1966, e poi per la loro continua e preziosa opera di contributo al restauro di chiese e palazzi, Costa si è soffermato sul momento attuale, definito “punto di svolta” auspicando, dopo quarant’anni dalla loro nascita, che i Comitati Privati, oltre a continuare la loro opera, possano scegliere anche altri obiettivi, per contribuire a rendere Venezia non solo una città che rinasce nei monumenti ma anche luogo che si rinnova in senso lato, sempre più vivibile e aperto alle nuove sfide post-industriali e al lavoro immateriale e tecnologico che caratterizza il nostro tempo e per il quale Venezia rappresenta una istanza ideale.
“Voi siete veneziani stranieri, e assieme ai veneziani che sono nati e che vivono a Venezia, dovete trovare sinergie d’intenti. Avete dato contributi, idee ed energie – ha continuato Costa – cerchiamo ora, tutti insieme, di contribuire anche nella gestione di questa città, nell’ambito della cultura ma non solo, con l’obiettivo di disegnare un futuro migliore alla vostra e nostra città. Se siete pronti a percorrere questa strada, sapete che potete contare su di me”. “Vorrei pensare – ha concluso il sindaco – che questa volta non è il mondo che guarda Venezia ma è Venezia che guarda al mondo per trovare risposte alle sue continue esigenze di città unica, patrimonio del mondo”.


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