La presidente del Consiglio comunale, Mara Rumiz, e la Conferenza dei capigruppo consiliari si sono incontrati a Ca’ Farsetti con il presidente della Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato, sen. Giovanni Lorenzo Forcieri, che ha spiegato l’origine, la natura e la composizione dell’organismo e il senso e il programma della riunione plenaria in programma al Lido di Venezia il prossimo mese.
Forcieri ha sottolineato che l’Assemblea si configura come un forum interparlamentare, giuridicamente indipendente dalla Nato, che si propone di favorire il dialogo parlamentare sulle tematiche della sicurezza, sviluppare la democrazia parlamentare con l’integrazione di parlamentari dei Paesi non membri nei lavori dell’Assemblea, sviluppare le procedure necessarie a realizzare un efficace controllo democratico sulle forze armate. Dell’Assemblea fanno parte 248 parlamentari di tutti gli schieramenti dei 26 Stati membri dell’Alleanza Atlantica più 56 parlamentari di altri 13 Paesi membri associati e una delegazione del Parlamento europeo; partecipano ai lavori delegazioni dell’Osce e di Paesi del Mediterraneo. Venezia è stata scelta fra varie città che si erano candidate (Torino, Palermo, Roma, Bologna) per il fatto di essere “città porta” verso l’Oriente e crocevia di culture diverse, in cui ben si inserisce un incontro internazionale di parlamentari: la candidatura era stata avanzata dal presidente della Giunta regionale, Giancarlo Galan e sostenuta dal sindaco di Venezia, Paolo Costa.
La presidente del Consiglio ha ricordato che Venezia si è sempre caratterizzata come città di incontro e di dialogo tra culture, esperienze, religioni diverse e che, soprattutto negli ultimi anni, il Comune ha lavorato strenuamente per favorire percorsi di pace. E’ stato fatto presente che all’interno del Consiglio comunale esistono diverse posizioni rispetto alla riunione al Lido. testimoniate anche da due distinte mozioni, una dei Gruppi Verdi e Città Nuova, l’altra dei gruppi della maggioranza (Rc, Ds, Margherita, Comunisti italiani, Sdi, Verdi): il Consiglio comunale si esprimerà in proposito. In ogni caso - è stato sottolineato da quasi tutti i capigruppo - vanno garantite tutte le condizioni affinché il confronto possa avvenire con piena tranquillità e serenità, e deve essere assicurata anche libertà di dissenso, purché, ovviamente, sia espresso civilmente e bandendo qualsiasi forma di violenza.
Forcieri ha accolto la richiesta di portare in Assemblea la voce del Comune, con l’intervento del sindaco, e ha proposto che una delegazione ristretta del Consiglio possa partecipare ai lavori. I capigruppo hanno chiesto a Forcieri di operare affinché venga spiegato bene a tutti i livelli il senso dell’incontro anche per evitare fraintendimenti ed equivoci. Il Comune intende comunque sottolineare, anche in questa occasione, la sua vocazione alla pace e l’impegno a proseguire nei progetti tesi a favorire l’incontro e la collaborazione tra culture e Paesi.
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