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05/10/2004

Categoria: Attività produttive

Convegno su “Trasferimento tecnologico”: Venezia faro per la diffusione della cultura della proprietà intellettuale


“Credo che, soprattutto a Venezia, il futuro sia nella ricerca, nel lavoro della mente, nella nostra capacità di insediare, in un ambiente unico e fragile qual è la nostra laguna, attività fondate sul pensiero e sulla ricerca intellettuale. E credo soprattutto che Venezia, offrendosi quale luogo ospitale per chi lavora nel campo dell’immateriale a livello internazionale, possa vincere anche la sfida di ripopolarsi e costruire un tessuto sociale più equilibrato e più giovane.” Con queste parole il sindaco di Venezia, Paolo Costa, ha aperto questa mattina il convegno “Il trasferimento di tecnologia: l’esperienza Usa, il caso dell’Italia e le prospettive future”, nel Salone consiliare della Camera di Commercio di Venezia.
 
Il sindaco ha dato il benvenuto e ha ringraziato i numerosi presenti, e in particolare il ministro delle attività produttive, Antonio Marzano, il senatore americano Birch Bayh, il presidente dell’Epo (European Patent Office), Alain Pompidou e il presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan intervenuti in apertura alla conferenza. Ha quindi comunicato che il Comune ha già ristrutturato un primo immobile da destinarsi a incubatore di piccole e medie imprese innovative nel centro antico di Venezia, utilizzando i fondi europei destinati alle aree dell’obiettivo 2, in accordo con la Regione del Veneto, precisando che nel bando di selezione si presterà un attenzione particolare alle neo-imprese che si occupano di proprietà intellettuale e brevetti di processo e di prodotto. E ha ribadito che se si vuol collegare meglio la ricerca e la produzione è necessario fare un salto di qualità: l’obiettivo è rendere Venezia un punto di riferimento per migliaia di piccole e medie imprese che necessitano di appoggio e di stimoli per acquisire una cultura della proprietà intellettuale.
 
Il sindaco ha infine ringraziato tutte le istituzioni veneziane e venete che appoggiano, con impegno crescente, le iniziative volte a rendere Venezia realmente internazionale e in particolare Paolo Baratta, presidente del Comitato Promotore Venezia Internazionale e ideatore del Cepiv (Centro di Venezia per la Proprietà intellettuale) i cui obiettivi principali – come ha sottolineato Baratta conversando con i giornalisti – sono quelli di creare una svolta a livello locale con le Università e i rappresentanti dell’industria in modo da far emergere Venezia come faro per la diffusione della proprietà intellettuale nel campo delle imprese e importante interlocutore all’interno della realtà europea.




Costa - Galan