Una nuova metodologia di governo, basata sulla concertazione: questo vuole essere il Piano strategico della città 2004-2014, che sarà presentato venerdì prossimo, 8 ottobre, al Centro culturale Candiani di Mestre, dopo aver avuto questa mattina, nella sua nuova stesura, il via libera della Giunta comunale.
Il Piano, ha ricordato questa mattina ai giornalisti, a margine dei lavori della Giunta, l’assessore comunale alla Pianificazione strategica Roberto D’Agostino, era stato presentato alla città lo scorso dicembre su iniziativa di alcuni soggetti promotori: le due Università veneziane, Unindustria, la Camera di Commercio, Cgil, Cisl, Uil. Su di esso, in questi mesi, hanno lavorato otto diverse Commissioni di lavoro, che hanno coinvolto più di 250 interlocutori, per l’approfondimento dei temi proposti. La stesura originaria del documento è stata così modificata sulla base delle osservazioni e dei suggerimenti emersi. Tra le novità, ha anticipato D’Agostino, salta subito all’occhio che i singoli progetti che facevano originariamente parte del Piano, ora vi compaiano solo in allegato, proprio per sottolineare come esso voglia essere soprattutto un documento tecnico-amministrativo, che traccia una strategia di sviluppo generale, basata sull’obiettivo di aumentare nei prossimi 10-15 anni, nel nostro Comune, sia la qualità della vita dei cittadini sia quella dell’ambiente fisico e naturale che sta loro attorno. Agli organi di governo locale, di concerto con i soggetti attivi della città, spetterà invece il compito di decidere in quale modo raggiungere concretamente, di volta in volta, questi obiettivi.
Il convegno di venerdì prossimo al Candiani si divide idealmente in due momenti. Nel primo, nel corso della mattinata, il Piano verrà presentato dagli otto presidenti le commissioni che lo hanno discusso e modificato. Nel secondo, nel pomeriggio, si svolgeranno due tavole rotonde, aventi lo stesso tema “competitività e sviluppo sostenibile”, visto e discusso però sotto diversi aspetti.
“Questo incontro – ha concluso D’Agostino – darà in un certo modo il via ufficiale a un nuovo modo di governare la città, basato su obiettivi condivisi dai soggetti che la compongono, così come accade già in altre importanti realtà europee, come Firenze, Torino, Lione, Barcellona. Perché ciò si realizzi occorrerà anche la costituzione di una conferenza permanente, che avrà il compito di dialogare costantemente con il governo della città vigilando sulla concreta attuazione degli obiettivi stabiliti e concordando, se necessario, nuove strategie.”
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