“Se la vicenda dei marittimi ha avuto una positiva conclusione lo si deve ai volontari, ai rappresentanti sindacali, agli amministratori comunali e provinciali veneziani che hanno promosso per tre lunghi anni una rete di aiuti e sostegni economici e morali, permettendo all’equipaggio della Kawkab di resistere fino a oggi quando la nave, acquistata da un nuovo armatore, è salpata verso nuova destinazione”. Così ha esordito l’assessore comunale alle Politiche sociali, Giuseppe Caccia, alla conferenza stampa a Ca’ Farsetti, cui sono intervenuti il cappellano marittimo, don Piero Legrenzi, i responsabili dell’associazione Stella Maris’ friends, Alberto Piovan, del Servizio comunale immigrati, Gianfranco Bonesso e Mohammed Salhi, della Cgil Marittimi, Antonio Blasi, il rappresentante del Settore lavoro della Provincia di Venezia, Lulzim Ajazi, e Roberta Darin del Centro italiano femminile.
Caccia ha affermato che “la questione della nave Kawkab è un episodio eclatante, rappresenta la punta di un iceberg e come tale fa notizia, ma sono le condizioni sommerse che ci devono spaventare perché coinvolgono milioni di lavoratori marittimi in tutto il mondo che si vedono negati i diritti e le regole lavorative più elementari”, e ha aggiunto: “il settore marittimo è stato il primo ambito di lavoro globalizzato e porta su di sé i peggiori caratteri quali, ad esempio, una giungla di trattamenti salariali che tendono al raggiungimento della massima compressione del costo del lavoro”.
Alberto Piovan ha ricordato che giovedì 30 settembre, “Giornata mondiale del marittimo”, la Stella Maris’ friends, con la Municipalità di Marghera e il Consiglio di Quartiere 2, ha organizzato la manifestazione “La città incontra il mare” che si terrà in campo Santa Margherita dalle ore 18.30, con un concerto jazz, una mostra fotografica sul mondo dei marittimi e piccole degustazioni di prodotti di mare e di terra. Antonio Blasi ha sottolineato che sempre il 30 settembre i parlamentari veneziani di tutti gli schieramenti si faranno promotori di un’interrogazione per l’adesione dell’Italia alla ratifica della convenzione internazionale in materia di tutela dei marittimi, al fine di garantire strutture di accoglienza e interventi di promozione sociale a favore dei lavoratori del mare.
L’assessore Caccia ha concluso ricordando che è possibile attivarsi da subito per i marittimi: “la ricchezza che nella nostra città contribuiscono a promuovere gli oltre 200 mila lavoratori invisibili che transitano ogni anno per il porto, è pari solo alle attività turistiche, mi pare che la città debba in parte risarcirli e pertanto auspico che l’Autorità portuale utilizzi l’1% dei propri bilanci per costituire un fondo di solidarietà perché siano le Istituzioni prima ancora del volontariato a sostenere situazioni gravi e penose come questa della Kawkab”.
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