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17/09/2004

Categoria: Politiche sociali

Ragazzi israeliani, palestinesi, spagnoli in Comune


Un incontro con i ragazzi partecipanti al progetto di cooperazione internazionale “Tu-Noi. Dialogo tra culture”, che ha visto impegnati cinquanta ragazzi di Rishon LeZion (Israele), di Nablus (Palestina), di Barcellona, oltre che delle scuole Marco Polo e Giordano Bruno di Venezia, si è svolto questa mattina a Ca’ Farsetti. A presiederlo sono stati l’assessore comunale alle Politiche giovanili e al Centro Pace, Paolo Cacciari, e la presidente del Consiglio comunale, Mara Rumiz.


Il Comune di Venezia, nell’ambito delle iniziative a sostegno del processo di pace in Medio Oriente, ha promosso il progetto con i Comuni di Nablus e di Rishon Le-Zion, nell’ambito della costruzione di un dialogo tra città del nord e del sud del Mediterraneo, coinvolgendo direttamente le nuove generazioni. Realizzato dall’Assessorato alle Politiche giovanili e al Centro Pace, il progetto ha visto partner dell’iniziativa, oltre alle città israeliane e palestinesi, l’associazione culturale Rai di Barcellona, attiva nel campo culturale e nello scambio tra giovani.


A Venezia hanno aderito i licei Marco Polo, Giordano Bruno, Stefanini. Il progetto è stato modulato come un percorso aperto e avviato nell’ottobre 2003. Nel giugno 2004 una delegazione veneziana ha incontrato nelle rispettive città i due gruppi di giovani israeliani e palestinesi, per definire l’agenda. Per una settimana i ragazzi hanno visitato Venezia, lavorato in laboratori artistici, partecipato ad attività sportive e vissuto assieme. Proprio oggi termina la loro settimana residenziale nell’isola della laguna veneziana di Sant’Erasmo, iniziata l’11 settembre.


“Venezia vuol esser una città sempre più aperta ad occasioni di incontro fra culture e nazionalità diverse, in particolare durante conflitti bellici in corso”, ha spiegato Paolo Cacciari. Pure i coordinatori delle delegazioni straniere e gli stessi ragazzi intervenuti hanno espresso il loro entusiasmo per la riuscita dell’iniziativa, soffermandosi sull’importanza della reciproca conoscenza quale miglior antidoto all’intolleranza.