Il problema delle "Vaschette" è stato il tema di un incontro che l'assessore comunale alle Politiche della residenza, Mara Rumiz, ha convocato oggi pomeriggio a Ca' Farsetti, e al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Solidarietà sociale, on. Franca Donaggio, l'ing. Santin in rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture; l'ing. Lombardi e la geom. Colle in rappresentanza dell'Agenzia del Demanio; l'ing. Carraro e l'arch. Rui in rappresentanza dell'assessore ai Lavori pubblici della Regione Veneto, Giorgetti, impegnato a Verona per la visita del Papa, il dott. Beltrame dell'Assessorato alle Politiche sociali della Regione Veneto; Maurizio Barberini e l'ing. Rui dell'Ater, il dott. Signoriello, capo Gabinetto del prefetto, il presidente della Municipalità di Marghera, Renato Panciera, l'avv. Sardos Albertini e il comm. Vallery dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il dott. Andreazza, il dott. Bassetto, la dott.ssa Bonelli del Comune di Venezia.
Il complesso delle Vaschette, consistente in dieci edifici per complessivi 110 alloggi, in Via Murialdo e in Via Pasini, è di proprietà del Demanio, e su esso grava il vincolo di destinazione d'uso per i profughi giuliano-dalmati, di cui alla legge 350/2003. Gli edifici sono gestiti dall'Ater. Ventitré alloggi sono stati acquistati dai profughi giuliano-dalmati; altri 37 sono regolarmente assegnati in locazione. Gli altri cinquanta alloggi sono occupati abusivamente: una situazione che impone pressoché quotidiani interventi delle forze dell'ordine.
Tutti i convenuti si sono trovati d'accordo sul percorso delineato dall'assessore Rumiz: 1. presentazione di un emendamento alla legge, che elimini il vincolo di destinazione d'uso (l'emendamento è stato proposto dalla stessa Associazione dei profughi giuliano-dalmati); 2. trasferimento dei nuclei "regolari", garantendo il diritto di proprietà ai profughi che hanno acquistato l'alloggio alle Vaschette, e conservando la locazione per gli altri. 3. abbattimento degli edifici. Le risorse necessarie potranno essere reperite attraverso la valorizzazione dell'area.
Mara Rumiz ha espresso grande soddisfazione perché per la prima volta tutti i soggetti che hanno ruolo, responsabilità, interesse nella vicenda delle "Vaschette" hanno manifestato la volontà di concorrere a un progetto che punta a superare radicalmente il degrado e l'illegalità diffusa e a riqualificare l'area. Il percorso non è certamente semplice, soprattutto tenendo conto che bisogna agire con la massima celerità. C'è quindi la necessità - ha concluso l'assessore - di tenere aperto costantemente il tavolo di lavoro, individuando, passo dopo passo, le soluzioni più idonee, dal punto di vista sia logistico sia sociale, e le relative risorse finanziarie.
|