Avevano clonato codici a barre di materiale elettronico di poco costo che sostituivano ai veri codici a barre di costosi hard disk e di periferiche per videogiochi: con questo stratagemma si erano già appropriati di prodotti per un valore di oltre seicento euro.
Due giovani veneziani di 23 anni sono stati arrestati ieri, verso le ore 17, dal nucleo di Polizia giudiziaria della Polizia municipale, allertata dal personale di vigilanza dell’ipermercato Auchan di Mestre, mentre stavano uscendo dalle casse con un hard disk e un controller per videogiochi che, grazie appunto allo stratagemma dei codici a barre sostituiti, avrebbero pagato con pochi euro invece che con il loro costo reale. Gli agenti, che hanno verificato immediatamente la non corrispondenza dei codici applicati con il prodotto reale, hanno anche recuperato, nella vettura dei due, trentasette codici già stampati e pronti per essere incollati ad altrettanti oggetti di valore, oltre che altri articoli trafugati con lo stesso stratagemma.
Il trucco usato consisteva nel togliere il codice originario del prodotto e nel sostituirlo con un codice di un prodotto di basso costo. Il pagamento avveniva sempre dalla cassa automatica, che accetta, dopo l’identificazione della merce soltanto attraverso la lettura del codice a barre, il pagamento con bancomat. Il passaggio ripetuto dei due per la cassa automatica è stata proprio la causa per la quale il servizio di sorveglianza dell’ipermercato si è insospettito ed ha richiesto l’intervento degli uomini della Polizia municipale. I due giovani, accusati di furto aggravato e continuato in concorso, sono stati arrestati.
Viva soddisfazione per l’operazione è stata espressa dal vice sindaco di Venezia, Michele Vianello, che ha manifestato il proprio ringraziamento per l’operato al Comandante e agli operatori della Polizia municipale.
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