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12/10/2006

Categoria: Varie

Commercio abusivo, 20 mila articoli contraffatti distrutti a Fusina


Cinquanta quintali di merce contraffatta, 20 mila capi tra borse, vestiti, asciugamani, occhiali, orologi, giocattoli: un grande cumulo di sacchi e borsoni presi dalla benna di un camion di Vesta e portati all’inceneritore di Fusina per essere distrutti. Questo è quanto si è visto questa mattina: prima a Piazzale Roma al magazzino dei corpi di reato e deposito delle merci sequestrate, all’interno della costruenda Cittadella della Giustizia, e poi all’inceneritore di Fusina dove il camion ha scaricato il suo contenuto di merce contraffatta all’interno dell’area dell’inceneritore.


Il comandante della Polizia municipale, Francesco Vergine, e il vice comandante, Alfonso Garlisi che hanno coordinato l’intera operazione davanti a numerosi operatori dell’informazione, hanno espresso grande soddisfazione precisando che questi cinquanta quintali di merce contraffatta e posta in commercio dai venditori abusivi distrutta oggi, sono stati raccolti negli ultimi quattro mesi con 86 servizi mirati solo alla repressione del commercio abusivo e sono sequestri penali e amministrativi eseguiti quasi sempre da operatori in abiti borghesi in centro storico e sono solo una parte dei 400 quintali ancora in magazzino, frutto di tre anni di attività.


 Tra gli orologi distrutti anche quelli sequestrati al venditore ambulante cinese accusato dell’omicidio del suo connazionale, delitto compiuto recentemente nella zona dei Giardini a Venezia.