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10/10/2006

Categoria: Traffico acqueo

Partita la campagna 'La tua vita è appesa ad un filo'


 “Senza tale precauzione il rischio di incidenti rimane troppo elevato, in particolare per i giovani che spesso navigano per i canali o in laguna a velocità eccessive non consentite. Va ricordato inoltre, che in caso di incidente il guidatore è responsabile dei danni subiti dall’equipaggio”. Il vice sindaco di Venezia e assessore comunale al Traffico acqueo, Michele Vianello, ha così ribadito questa mattina a Ca’ Farsetti l’utilità dell’ordinanza del Commissario del Governo delegato al traffico acqueo nella Laguna di Venezia, che ha istituito sin dal 1. giugno l’obbligo di utilizzo del dispositivo per lo spegnimento a strappo del motore per le unità dotate di motore fuoribordo nella laguna di Venezia.


 


Manifesto


 


Chiunque conduca unità dotate di motore fuoribordo e timoneria a barra con dispositivo di accelerazione (manetta), ha perciò l’obbligo di tenere allacciato al polso o ad altra parte del proprio corpo l’apposito cavetto di collegamento al citato dispositivo, dall’atto di accensione del motore al suo spegnimento e durante la navigazione. In caso di caduta del conducente o di un suo allontanamento dal posto di guida, il predetto dispositivo dovrà garantire, a strappo, l’immediato spegnimento del motore. “Si tratta di buon senso da parte di chi guida – ha aggiunto Vianello – da parte nostra stiamo avviando una campagna di promozione anche presso le scuole superiori del Veneziano”.


 


Durante l’incontro è stato anche illustrato il divieto di transito in Canal Grande da parte di unità del servizio pubblico non di linea per il trasporto persone, disposte in rapida e ravvicinata sequenza denominata “carovana”. Dal 1. novembre infatti entrerà in vigore l’ordinanza n. 460 firmata il 2 ottobre. È inoltre vietato l’uso di apparecchi megafonici di amplificazione e radiofonici di trasmissione impiegati dalle guide turistiche tra le imbarcazioni che formano la “carovana”; la distanza di sicurezza da loro osservata dovrà essere di almeno 45-50 metri. “In tal modo – ha concluso Vianello – si evita l’uso improprio di imbarcazioni che dovrebbero svolgere altri servizi, quali taxi o noleggio”.