All'interno del 6. Salone dell'editoria di pace, "Fare pace, tra verità e menzogna", in programma fino a lunedì 9 ottobre, promosso dalla Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace e dal Centro studi Maitreya, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Venezia, è stato presentato nella Scoletta di San Rocco il progetto Eu Interreg III A Italia-Slovenia "Un itinerario per l'intercultura: dalla memoria alla cultura e alla partecipazione".
"Si tratta di un progetto di partenariato con la Slovenia - ha spiegato Gianfranco Bonesso del Servizio Immigrazione del Comune - che consente di avere momenti di scambio e dialogo e soprattutto di pensare iniziative che hanno in sé l'idea della partecipazione degli immigrati e dei rifugiati alla vita sociale e politica della città, in luoghi e situazioni misti e aperti, senza cristallizzazioni di identità. La vera intercultura - ha concluso - si costruisce nel presente, poiché non esistono schemi predefiniti".
Delia Murer, assessore comunale alle Politiche sociali, ha sottolineato l'importanza di erogare dei servizi che consentano agli immigrati e ai rifugiati, oltre all'integrazione nel paese che li riceve, anche di mantenere dei contatti con i loro paesi d'origine, attraverso scambi di esperienze. Ha poi invitato a visitare la mostra delle donne rifugiate "Women don't war", esposta al piano terra della Scoletta San Rocco.
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