L'assessore comunale ai Lavori pubblici di Venezia, Mara Rumiz, ha reso noto - su relazione di Insula - lo stato di avanzamento del programma "Restauro balaustre", interventi su cinque ponti del centro storico per ristabilire il corretto assetto statico delle balaustre, in modo da ripristinare la loro piena funzionalità e da evitare la caduta accidentale di pezzi di pietra.
Il risultato più significativo è il completamento dell'intervento sul Ponte dei Bareteri, nel cuore delle Mercerie, completamene ricostruito nel 1770. Le due balaustre in pietra d'Istria - una di dieci, una di quattordici colonnine a goccia, comprese tra tre pilastrini - erano in grave stato di deterioramento, e da oltre una anno erano state messe in sicurezza con imbracature lignee. Il restauro, eseguito da una ditta altamente specializzata, l'impresa Giovanni Giusto, è consistito nello smontaggio di tutte le colonnine, la rimozione dei resti di precedenti interventi non più funzionali, la revisione di tutti gli incassi e i piani di appoggio, il consolidamento degli elementi degradati e il trattamento con resine di quelli più rovinati, l'integrazione delle parti mancanti e infine il montaggio secondo l'assetto originale, l'ancoraggio alla struttura (che mancava nel precedente assetto) e la stuccatura di connessioni e fori.
L'intervento di Insula si è ampliato alla pavimentazione del Ponte, che a giugno dello scorso anno aveva manifestato sconnessioni: eliminate le cause, Insula ha completamente rinnovato la pavimentazione con nuove lastre di trachite, aumentandone la adattabilità rispetto alla struttura del ponte, interponendo un sottofondo elastico e realizzando dei giunti di dilatazione; questi lavori sono stati eseguiti dalla associazione temporanea di imprese affidatarie della gestione territoriale (Frison Costruzioni Spa, Rossi Renzo Costruzioni Srl, A. Pfaiffer e figlio Srl).
L'assessore Rumiz ha espresso viva soddisfazione per il completamento dei lavori, esprimendo in particolare apprezzamento per la perizia con la quale si è operato su materiale lapideo di valore storico, per il rispetto dei tempi e dei costi previsti (180 mila euro), per le modalità di cantiere che hanno sempre assicurato il passaggio delle persone, in un punto delicato della viabilità cittadina, tra i più frequentati da veneziani e turisti, oltre che per il risultato del restauro, che ha messo in piena sicurezza le storiche balaustre.
Nella relazione all'assessore, Insula ha annotato che sono ora in corso i lavori sulle balaustre di Ponte del Vin, di antica origine, oggetto di interventi sulle gradinate e ampliato nell'Ottocento, le cui balaustre erano state messe in sicurezza nel 2004; e su quelle di Ponte de la Cereria, sul rio Novo, costruito nel 1932, opera di Eugenio Miozzi, costruttore del Ponte della Libertà, del Ponte dell'Accademia, del Ponte degli Scalzi, cui il Ponte de la Cereria somiglia anche per tecnica costruttiva: l'uso di malta cementizia come ancoraggio ha comportato infatti - qui come agli Scalzi - una eccessiva rigidezza per un manufatto che richiede invece tolleranza di movimento ed elasticità, e quindi ha prodotto il manifestarsi di identiche manifestazioni di degrado. I lavori si concluderanno entro il mese di novembre. Di prossimo avvio, infine, i lavori sulle balaustre del Ponte di San Domenego, sul rio di Sant'Isepo, opera di Duilio Torres, del 1937, sulla parte finale di Riva dei Sette Martiri; e del Ponte de la Sbiaca, disegnato da Miozzi, del 1932, sul Rio Novo: i lavori si concluderanno entro dicembre.
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