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18/09/2006
Categoria: Ambiente
Maltempo, disponibile il modulo per chiedere contributi
Il sindaco fa il punto sull'evento eccezionale e sollecita la realizzazione di interventi su tutta la rete idrogeologica
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Da oggi pomeriggio nelle sedi delle Municipalità, all'Ufficio Protezione civile, sul sito web del Comune è disponibile il modulo che i cittadini devono utilizzare per presentare richiesta di contributo per i danni subiti a causa degli allagamenti degli ultimi giorni. Lo ha reso noto il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, a conclusione della conferenza stampa tenuta nel primo pomeriggio al Municipio di Mestre, con la partecipazione del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo, degli assessori comunali ai Lavori pubblici di Mestre e alla Viabilità, Sandro Simionato, alle Politiche educative, Anna Maria Giannuzzi Miraglia, del capo di Gabinetto del sindaco e coordinatore dell'area Protezione civile, Maurizio Calligaro, del presidente della Municipalità di Mestre-Carpenedo, Massimo Venturini, del responsabile del Servizio di Protezione civile del Comune, Lorenzo Furano.
Il sindaco ha citato in premessa i dati forniti dall'Ufficio Meteo dell'Arpa Veneto, dai quali risulta che in tre giorni la precipitazione cumulata ha raggiunto 225,2 millimetri, con un valore finora mai accertato da Arpav e il cui tempo di ritorno può essere stimato in duecento anni, mentre la precipitazione nelle sei ore peggiori (103,4 mm) ha un tempo di ritorno, storicamente accertato, attorno ai cinquant'anni. Si è trattato quindi di un evento assolutamente eccezionale: gli allagamenti conseguenti sono stati causati essenzialmente dalla impossibilità della rete delle acque superficiali di smaltire questa enorme quantità di acqua, mentre i corsi di acqua maggiori hanno continuato a defluire, senza esondazioni significative, e ha funzionato bene la rete di smaltimento delle acque meteoriche e fognarie dei Consorzi di bonifica e di Vesta.
"Appare chiaro, però - ha sottolineato il sindaco - come si sia di fronte, qui come in altre parti del territorio di tutto il Nord Est e non solo, a una rete idrogeologica estremamente fragile, situazione che va compensata con il costante monitoraggio e con la sollecita realizzazione di tutti gli interventi programmati sulla rete fognaria e di smaltimento delle acque meteoriche". Di qui, l'incarico che il sindaco ha assegnato all'assessore Simionato perché coordini l'attività di tutti gli uffici del Comune coinvolti e curi i rapporti con i Consorzi di bonifica e gli altri Comuni del bacino idrico per una complessiva riconsiderazione di tutta la rete.
Il sindaco ha poi fatto il punto della situazione: alle 14 restavano allagati solo piccoli tratti di strada nella zona del Tarù, mentre i corsi d'acqua superficiali erano ancora al limite in molte zone; gli interventi dei vigili del fuoco - che il sindaco ha elogiato e ringraziato per la loro straordinaria attività (sono giunti da cinque province e hanno garantito una presenza costante di 120 uomini, con punte fino a 180) - e dei volontari della Protezione civile, anch'essi elogiati, sono stati oltre duecento e ne rimangono ancora da effettuare una quarantina; particolarmente numerosi gli interventi nelle zone di Gazzera e di Bissuola. Gli Uffici tecnici del Comune hanno compiuto sopralluoghi nelle scuole e negli uffici comunali, rilevando che non esistono casi di inagibilità - le scuole riapriranno domani - ma molte situazioni di infiltrazioni d'acqua che richiederanno interventi per circa 300 mila euro (per vari di questi edifici sono già pronti i progetti di ristrutturazione).
Il sindaco ha concluso annotando che non appena comincerà la raccolta dei moduli, il Comune provvederà a effettuare sopralluoghi e quindi a liquidare le somme con la massima sollecitudine; già domani, al massimo mercoledì, la Giunta voterà la delibera per stanziare un milione di euro - da finanziare con mutuo, e per il quale non saranno intaccate altre voci di spesa - con l'augurio che la Regione decisa sollecitamente un suo stanziamento, una volta decretato lo stato di calamità naturale, richiesto dal sindaco nella stessa giornata di ieri.
Nel concludere la conferenza stampa, Calligaro ha ricordato come, a quarant'anni dall'alluvione del 4 novembre, mentre a Venezia molto è stato fatto, per la sicurezza, in città e sulle difese a mare, la rete idrogeologica alle spalle della città sia in condizioni molto peggiori di allora, e ha perciò invocato una "politica di bacino", oggi dimenticata.
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