L'assessore comunale all'Ambiente, Pierantonio Belcaro, ha scritto oggi alla Segreteria regionale Ambiente e Territorio una lettera di richiesta urgente di fondi da parte della Regione Veneto per la caratterizzazione integrativa e la bonifica dell'area delle ex cave Casarin, in viale Don Sturzo a Carpenedo. La Regione ha già finanziato la caratterizzazione dell'area, che è stata compiuta da Vesta: i risultati, trasmessi in questi giorni al Comune, evidenziano una contaminazione superiore alle aspettative prospettate in sede di Conferenza di servizi, estesa su tutta l'area, fino a una profondità massima di 3,60 metri, ma con inquinamento delle falde fino a una profondità di sette metri.
L'assessore ricorda che il Comune era riuscito a reperire i finanziamenti per la campagna di caratterizzazione dell'area, ma non dispone di alcuna somma per la bonifica, che si configura come urgente anche perché le ex cave Casarin si trovano in un'area centrale della città, in una zona residenziale e con giardini pubblici molto frequentati. A fronte della situazione emersa la prima necessità è quella di eseguire una caratterizzazione integrativa di dettaglio, con una maglia più fitta, in modo da poter valutare con esattezza le possibilità di una bonifica per sotto-aree.
"Si è stimato - scrive Belcaro - un fabbisogno di 160 mila euro per l'esecuzione di ulteriori venti sondaggi per poter definire un migliore approccio alla bonifica. La stima ipotetica delle somme necessarie all'effettuazione degli interventi di bonifica si aggira intorno a sette milioni di euro, calcolando l'asporto di circa un metro di terreno superficiale, senza considerare gli hot spot, ma facendo un calcolo molto relativo rispetto alla superficie effettivamente libera da edifici". Di qui, appunto, la conclusiva richiesta alla Regione di tempestivo finanziamento, dato il carattere di estrema urgenza della bonifica delle ex cave.
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