Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione:
"Purtroppo non mi sorprendo più per le fantasiose interpretazioni che la stampa locale ormai è abituata a dare di intese, accordi, protocolli tra il Comune e le altre istituzioni. Così è avvenuto anche per il Protocollo d'Intesa tra Comune e Autorità Portuale.
Pare di capire che vi sia, addirittura, chi teme che esso significhi, da parte del Comune, il venir meno delle sue posizioni critiche nei confronti del Mose! Fortunatamente nessuna forza politica ha ritenuto di esprimere una valutazione sulla base di tali fantasie e ciò, in qualche modo, mi rassicura sulla possibilità che quanto dirò trovi un qualche ascolto.
Il protocollo firmato non contiene alcun riferimento ai canali, alle loro profondità, alla collocazione presente o futura del porto passeggeri come di quello commerciale. Né l'Autorità Portuale ha chiesto al Comune di condividere tutte le sue ipotesi di sviluppo, né il Comune ha chiesto all'Autorità Portuale di condividere le proprie posizioni sulle prospettive della Salvaguardia e dello sviluppo della città nel suo complesso. Semplicemente, ma non banalmente, partendo dalla situazione attuale, il protocollo sigla un accordo di collaborazione per trovare, ognuno partendo dai punti di vista sin qui sostenuti, un modo di confrontare i progetti e di portarli, se possibile, a compimento, con il diretto e pieno coinvolgimento dell'Amministrazione comunale.
Per quanto riguarda le posizioni del Comune sul complesso delle tematiche della Salvaguardia, sul progetto di chiusura alle bocche di porto, sugli interventi alternativi, sui finanziamenti necessari per la manutenzione ordinaria e straordinaria di Venezia, fanno fede i documenti ufficiali e la montagna di carte inviate ai diversi Ministeri ed Enti e in gran parte pubblicate sul sito web del Comune.
Il Comune continuerà nel suo faticoso, ma altrettanto doveroso, lavoro di collaborazione istituzionale, senza il quale nessuna grande opera di trasformazione sarebbe possibile in città, senza mai venir meno alle proprie convinzioni, e sempre pronto a discuterle criticamente nel modo più aperto. Parliamo di contenuti e lasciamo perdere retropensieri, gossip, costruzioni fantasiose".
Con viva cortese richiesta di pubblicazione / diffusione, se possibile nel testo integrale.
Venezia, 14 settembre 2006 / lp
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