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13/09/2006

Categoria: Politiche sociali

Presentato San Servolo 2006 su “Carcere e dopo Carcere”


 


 Qui a Venezia il carcere è un pezzo di città, e l’Amministrazione comunale è attenta a promuovere percorsi di autonomia e inserimento per i carcerati e per tutti i soggetti svantaggiati per il raggiungimento di una piena cittadinanza. Così, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Delia Murer, ha introdotto oggi la conferenza stampa, svoltasi a Ca’ Farsetti, per illustrare l’undicesima edizione di San Servolo 2006, promossa dall’associazione “Il Granello di senape” che si svolgerà sabato 16 settembre all’isola di San Servolo e che affronterà il tema del “Carcere e dopo Carcere”.


 


            Murer ha spiegato che Venezia rappresenta in ambito nazionale un laboratorio interessante per le numerose iniziative avviate sia all’interno del carcere, con il lavoro nell’orto, nella lavanderia industriale, in sartoria, sia all’esterno con l’impiego nei servizi locali di un’ottantina di ex detenuti. L’assessore ha anche aggiunto che questo circuito virtuoso è stato promosso grazie alla stretta collaborazione tra Enti pubblici, Direzione degli Istituti di pena, uffici territoriali del Ministero di Giustizia, associazioni di volontariato che hanno dato forza e organicità a tanti piccoli progetti. Ha inoltre rilevato la positività dell’apertura di due sportelli informativi sul carcere in grado di informare, anche su aspetti legislativi, i detenuti e i loro familiari. L’assessore infine ha augurato che l’incontro di San Servolo si trasformi in un appuntamento nazionale che tracci il punto e le prospettive della situazione carceraria nel Paese.


 


            La presidente dell’associazione di volontariato penitenziario “Il Granello di senape”, Maria Teresa Menotto, ha illustrato il programma di sabato prossimo che inizierà alle ore 10 con un dibattito dal titolo “Venezia: progetti nel territorio e ruolo del volontariato”; nel pomeriggio alle ore 15 proseguirà con la proiezione di un filmato “Questione di pelle” curato dal Servizio Adulti del Comune di Venezia; visita guidata all’isola e al Museo della Follia alle ore 16 e alle ore 18.45; alle ore 17 si terrà la conferenza su “Indulto: nuove speranze e vecchie realtà” e infine alle ore 20.45 sarà rappresentato lo spettacolo teatrale “Il libro della Vita”, storia di immigrazione, di carcere, di marginalità raccontato da Mimoun El Barouni, attore della Compagnia della Fortezza di Volterrateatro; un brindisi concluderà la giornata. Menotto ha rilevato che l’isola di San Servolo ha ospitato la manifestazione fin dalla prima edizione perché è un luogo simbolo di segregazione, separato dalla città (ospitava un manicomio) che ha saputo riscattarsi diventando sede di studio e di ricerca che accoglie studenti da tutto il mondo.


 


Tutti gli appuntamenti della manifestazione sono liberi e gratuiti, l’isola è raggiungibile con il vaporetto della linea 20, partenza da San Zaccaria.


 


Manifesto San Servolo 2006