Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, il vice sindaco e assessore comunale al Traffico acqueo, Michele Vianello, e l'assessore comunale alla Prevenzione e tutela di polizia contro il moto ondoso, Augusto Salvadori, hanno incontrato, questa mattina a Ca' Farsetti, i rappresentanti delle ditte operanti nel trasporto acqueo di persone e cose in città per sottoscrivere le linee guida per l'adozione di misure specifiche per l'organizzazione del traffico acqueo contenute nel Piano del Traffico acqueo 2006 (Pta) e avviarne l'immediata attuazione per uscire dalla gestione emergenziale.
Cacciari ha spiegato che queste linee guida sono l'esito di un lungo lavoro che Vianello ha svolto su suo preciso mandato, al fine di giungere ad un accordo sostanziale con tutte le associazioni di categoria interessate per la definizione di un Piano del traffico acqueo. "Sicuramente non tutti i problemi sono stati risolti ma alcune linee guida molto concrete sono state definite e su queste sanciamo il raggiungimento di un sostanziale accordo". Questa iniziativa proseguirà attraverso la sperimentazione - ha continuato - apportando di volta in volta tutte le migliorie che si rendessero necessarie. Si tratta di un bell'esempio di concertazione volta alla risoluzione dei problemi della città: il sindaco ha ribadito che la regolamentazione del traffico acqueo è un dovere assolutamente primario di questa Amministrazione, ma anche di tutti i cittadini veneziani aldilà di qualsiasi interesse categoriale, perché Venezia è a rischio anche a causa di questo fenomeno e non può sopportare un'ulteriore espansione del traffico acqueo. Perciò si deve arrivare, attraverso una razionalizzazione del traffico acqueo, anche a una drastica diminuzione del moto ondoso: il sindaco ha ricordato che Venezia non è stata pensata per i motori, che sono quindi incompatibili con la città. Ma poiché non si può più andare solo a remi, l'obiettivo è di arrivare a trovare la difficilissima convivenza. Cacciari ha ringraziato i rappresentanti delle categorie per la disponibilità e la collaborazione finora dimostrate, invitandoli a proseguire su questa strada per portare a compimento il progetto.
Vianello ha illustrato i punti salienti del Piano parlando di un lavoro "in progress", che si è basato molto anche sullo studio del Coses relativo al grado di sostenibilità del traffico acqueo nel centro storico. La stesura del Pta, già difficile in sé, è stata ulteriormente complicata dai vari interventi del Tar, (per di più in un delicato processo di passaggio da un regime commissariale a un regime ordinario) e dai problemi legislativi relativi alla "potestà" sulle acque. Il vice sindaco ha ricordato che sarà necessario tener conto delle nuove disposizioni previste dal Decreto Bersani e dalla Legge regionale in materia di trasporto acqueo ancora in itinere. "Il tema vero è quello dell'intasamento, quindi per fare un salto qualitativo è necessario valutare la compatibilità fra Venezia e la crescita esponenziale del turismo (pari al 30% negli ultimi tre anni), con conseguente aumento del traffico acqueo legato allo sviluppo di questo settore." Secondo il vice sindaco si rende a questo punto necessaria una "gerarchizzazione" anche nel trasporto acqueo: si potrebbe decidere di "specializzare" alcuni canali per il trasporto merci, altri per il trasporto persone, ma anche di istituire delle forme di numero chiuso o di stabilire nuove tipologie di scafi e motori. Queste sono le decisioni che si dovranno prendere nel prossimo futuro, basandosi anche sui dati che verranno forniti da un sistema di monitoraggio elettronico (sistema Argos), la cui fase sperimentale diventerà operativa nella prossima primavera. Vianello ha illustrato poi i risultati già raggiunti: l'Interscambio merci al Tronchetto è ormai in fase avanzata di realizzazione e stanno iniziando, sempre al Tronchetto, i lavori della nuova darsena, che toglierà 400 barche dai rii interni. Nella prossima seduta di Giunta sarà presentata la delibera di costituzione delle due commissioni consultive, che tratteranno le grandi partite e proporranno delle modifiche legislative a livello nazionale. Nel frattempo l'Amministrazione comunale continuerà ad attuare il fermo delle imbarcazioni che non rispettano le norme e assumerà venti nuovi vigili, con mansioni di controllo e vigilanza sul moto ondoso.
Salvadori ha insistito sulla necessità di creare una coscienza collettiva e ha invitato i rappresentanti di categoria a fare opera di convincimento con i loro associati, inviando circolari contenenti raccomandazioni al rispetto delle norme.
Tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno espresso la loro soddisfazione per i risultati ottenuti attraverso la concertazione, e hanno quindi firmato il documento di condivisione delle linee guida, chiedendone la immediata attuazione.
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