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28/07/2004

Categoria: Varie

Commemorati i tredici martiri di Cà Giustinian


Si è svolta questa mattina a Ca’ Giustinian la commemorazione per il 60° anniversario dell’eccidio di tredici partigiani fucilati il 28 luglio 1944 per rappresaglia dopo l’esplosione avvenuta  il 26 luglio nel palazzo, allora sede della polizia politica fascista. Alla commemorazione hanno preso parte in rappresentanza del Comune di Venezia la presidente del Consiglio Comunale, Mara Rumiz, per il Comune di  San Donà di Piave l’assessore comunale, Francesco Zorzenoni, e rappresentanti dell’Anpi di Venezia e San Donà di Piave altre associazioni.


I tredici martiri, Attilio Basso, Stefano Bertazzolo, Francesco Biancotto, Giovanni Felisati, Angelo Gressani, Ernesto D’Andrea, Enzo Gusso, Gustavo Levorin, Violante Momesso, Venceslao Nardean, Amedeo Peruch, Giovanni Tamai, e Giovanni Tronco, quasi tutti nativi di San Donà di Piave e zone limitrofe ad eccezione di  Felisati residente a Carpenedo di Mestre, già imprigionati per attività antifascista,  furono prelevati dal carcere, condotti e giustiziati sulle macerie, senza regolare processo, poche ore dopo l’attentato. Furono quindi lasciati sul posto dell’esecuzione fino al giorno successivo e poi trasferiti direttamente al cimitero senza nessun rito funebre.


“E’ la prima volta in sessant’anni – ha sottolineato Mara Rumiz - che le tredici  vittime di questa rappresaglia vengono ricordate davanti alla lapide posta a memoria nella calle a loro  intitolata”. E Mara Rumiz condivide con Arturo Rizzo, figlio di Attilio medaglia d’argento e Partigiano Tenente delle Brigate Piave “l’importanza  di portare a conoscenza  dei giovani, in particolare attraverso il mondo della scuola, le pagine della nostra storia che contengono quei valori che ci hanno portato alla democrazia. Gli amministratori devono assumersi un impegno, devono fare di più perché il futuro dev’essere costruito sulle radici della nostra memoria”. La presidente Rumiz ha inoltre ricordato che “a Venezia si è già costituito un coordinamento per ricordare le pagine più forti della nostra storia, le vittime e coloro che hanno collaborato, a vario titolo, per gli ideali di libertà. Questo percorso della memoria si avvale della collaborazione di tutte quelle associazioni che mantengono vivo  questo ricordo”.


La Presidente ha infine ringraziato le numerose persone presenti alla cerimonia, tra i quali anche molti parenti delle vittime.