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04/09/2006

Categoria: Attività produttive

Da giovedì iniziano gli incontri pubblici "Storie sotto el fèlze"



La quarta edizione di "Storie sotto el fèlze" è stata presentata oggi a Ca' Farsetti: cinque appuntamenti pubblici (per cinque giovedì di seguito, sempre alle ore 18) e una mostra documenteranno mestieri e addobbi che concorrono alla costruzione della gondola. Alla conferenza stampa sono intervenuti l'assessore comunale alle Attività produttive, Giuseppe Bortolussi, e il presidente dell'associazione "El fèlze", Saverio Pastor.

Pastor ha ricordato che la prima tappa si svolgerà giovedì 7 settembre allo Squero Tramontin, dove Ugo Pizzarelli tratterà del disegno della barca tradizionale; il giovedì successivo, 14 settembre, l'appuntamento si trasferirà all'Atelier Nicolao per affrontare la questione del vestiario del gondoliere; il 21 settembre al deposito di legname Bagarotto, Giovanni Caniato spiegherà i legni usati nella cantieristica veneziana; il 28 settembre sarà la volta della Fonderia Valese, ultima fonderia del centro storico, di cui parlerà Carlo Semenzato; infine, il 5 ottobre, ai magazzini di Palazzo Reale sarà possibile vedere gli arredi e gli addobbi delle gondole di Casa Savoia, accompagnati dalla conservatrice del Palazzo, Amalia Donatella Basso. Tutti gli incontri sono liberi e gratuiti, non serve la prenotazione. Inoltre a Villa Widmann a Mira fino al 19 settembre ci sarà un'esposizione dei mestieri che contribuiscono alla costruzione della gondola.

Bortolussi ha sottolineato l'attenzione posta dall'Amministrazione comunale verso la cantieristica minore: "lo sforzo che stiamo compiendo è quello di costruire degli itinerari produttivi per far conoscere le attività della tradizione artigianale cittadina che a mio avviso sono da mantenere anche introducendo delle innovazioni che possano migliorare la qualità dei prodotti realizzati". L'assessore ha poi risposto ai giornalisti e artigiani che lamentavano la difficoltà, per i mestieri artigianali, di resistere a Venezia, affermando che il Comune ha creato degli spazi appositi a disposizione dei giovani, per avviare queste attività. Ma la preoccupazione che i mestieri artigianali possano ridursi o scomparire per l'alto costo degli affitti, per la riduzione del numero degli abitanti, per la mancanza di cultura verso le produzioni artistiche, a causa dell'omologazione al ribasso della qualità dei prodotti, è stata più volte sollevata dai presenti alla conferenza. Al termine Bortolussi ha auspicato che si promuova una politica di incentivi a favore di chi produce e verso coloro che acquistano prodotti artigianali per garantire la sopravvivenza dei "mestieri" che sono di grande rilievo sapienza, conoscenza; tant'è che una ricerca - ha sostenuto un'artigiana - ha paragonato il danno culturale provocato dalla chiusura di una "bottega", alla distruzione di una libreria di cinquantamila volumi.