Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione:
«Da tempo non prendo in considerazione di mandare correzioni, rettifiche e altro a titoli e battute che mi riguardano, che appaiono sulla stampa, per non passare l'esistenza in tale inutile attività.
Tra le cose più o meno dementi apparse di recente vi è la battuta attribuitami a proposito della tragedia libanese: "sparare, sparare, sparare". Il senso del mio discorso, e d'altra parte anche del complesso dell'intervista, era ovviamente mille miglia lontano da ogni atteggiamento pistolero.
Si trattava e si tratta, per me, di stabilire per le forze di interposizione che verranno auspicabilmente mandate in quell'area dalla Comunità Europea e dalle Nazioni Unite precise regole di ingaggio che permettano davvero un efficace controllo e operazioni di disarmo di chi intendesse continuare le ostilità. Questa è per me l'unica posizione responsabile, certo non quella di Rifondazione comunista.
Che io sia mille miglia lontano da ogni guerrafondismo, lo dimostra la mia vita, la mia esperienza politica, e qualche decina di saggi e di libri che avrò cura di mandare ai "compagni" di Rifondazione, nella speranza che finalmente cessino di dilettarsi in strumentalizzazioni a vanvera nei miei confronti, su questo e altri argomenti».
Con viva cortese richiesta di pubblicazione / diffusione, se possibile nel testo integrale.
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