Il vice sindaco di Venezia, Michele Vianello, nel corso di una conferenza stampa convocata nel pomeriggio, ha illustrato agli operatori dell’informazione la sentenza del Tar del Veneto che ha sospeso le ordinanze 310 e 311 sulla disciplina della circolazione acquea a traffico limitato nel centro storico di Venezia e nelle isole di Lido, Giudecca, Murano e Burano. Tali ordinanze erano state impugnate con un ricorso da parte di alcune cooperative di trasporto acqueo di persone in servizio pubblico non di linea con licenza di altri Comuni della gronda lagunare.
Il vice sindaco, commendando la sentenza, ha riferito che questa, di fatto, annulla con effetto immediato le ordinanze e lascia, come sola norma vigente,è il Regolamento comunale. Ciò significa, ha continuato Vianello, che tutte le concertazioni con le categorie, l’aver convinto i più riottosi ad accettare i limiti imposti per una maggiore tutela della città, l’aver lavorato per produrre ordinanze che cercassero di essere la migliore espressione normativa possibile per il delicato tessuto urbano di Venezia e delle sue isole, è stato inutile.
Dopo aver assicurato che il Comune presenterà ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, Vianello ha reso noto di aver già convocato per lunedì mattina un incontro con tutte le categorie interessate al trasporto acqueo a Venezia, per illustrare la sospensiva e tutte le problematiche che da questa decisione evolveranno e che avranno una ricaduta negativa sia per le categorie di trasporto, che per gli ambientalisti che, più in generale, per la città tutta.
Vianello ha infine ricordato che con questa sospensiva diventa anche inutile da parte di tutti ogni protesta contro il Comune. “Sono altri i luoghi – ha concluso il vice sindaco – presso cui chiunque abbia interesse alla tutela della città, alla sua salvaguardia, ai modelli di trasporto e alla regolamentazione del traffico acqueo dovrà andare a protestare, non certo da noi”.
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