Salvaguardia, il sindaco ha illustrato le iniziative del Comune per la verifica dei lavori e delle alternative alle bocche di porto
Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha illustrato oggi a Ca’ Farsetti, con una conferenza stampa, le iniziative che il Comune di Venezia intende attuare, dopo la seduta di ieri del Comitatone. In premessa il sindaco ha così riassunto l’esito della seduta: immediata intesa sul ripristino dei finanziamenti di legge speciale; ampia discussione e accordo faticoso sulla richiesta del Comune di costituire un gruppo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio, che entro la fine di settembre dovrà verificare i lavori in corso e i progetti alternativi; infine, una brevissima, confusa e accesa discussione sul proseguimento dei lavori alle bocche di porto, conclusa senza voto, il cui esito ognuno ha interpretato come voleva. Il sindaco aveva proposto che proseguissero soltanto quei lavori che non compromettessero una reale verifica sperimentale, altri hanno proposto il proseguimento dei lavori già assegnati: quali siano questi lavori, il Comune non lo sa – ha sottolineato – perché nessuno gli ha mai fornito il programma dei lavori.
Il sindaco, che era affiancato dal vice sindaco, Michele Vianello, e dal capo di Gabinetto, Maurizio Calligaro, ha quindi affermato che il Comune ha ora un compito, quello di inviare al più presto al gruppo di lavoro tutto il materiale per una puntuale verifica dei lavori in corso e dei progetti alternativi, materiale che il sindaco ha così elencato:
per la legge speciale, la quantificazione del fabbisogno per le opere di legge speciale di competenza del Comune, opere prioritarie, assieme al riassetto morfologico, rispetto a qualsiasi intervento alle bocche di porto;
per i lavori in corso alle bocche di porto, tutti i documenti sulle procedure seguite per i lavori alle bocche di porto, a partire dalla negativa valutazione di impatto ambientale; tutti gli atti urbanistici sulla non conformità dei lavori al Prg e al Palav; una memoria sulla mancanza del progetto esecutivo e sull’avanzamento per stralci esecutivi; una memoria sul rispetto delle normative europee; documenti sull’impatto delle opere; una memoria sulle maree; una memoria sulla portualità; una memoria tecnica sui costi delle opere e sui costi di manutenzione, che appaiono assolutamente sottostimati;
per i progetti alternativi, il volume che raccoglie gli atti delle sedute delle competenti Commissioni consiliari e i risultati del gruppo di lavoro comunale; i documenti del gruppo di lavoro sui progetti alternativi; gli atti delle giornate di confronto tecnico pubblico a Ca’ Farsetti; l’approfondimento di due-tre progetti ritenuti migliori dal gruppo di lavoro e portati a livello di vero progetto di massima; una proposta molto concreta e dettagliata per realizzare e sperimentare una prima chiusura parziale alle bocche di porto, verificando quanto possa incidere sui picchi di marea.
Il Comune – che chiederà l’accesso agli atti del Magistrato alle Acque (il contratto chiuso con il Consorzio Venezia Nuova) e alla Soprintendenza – chiederà alla Presidenza del Consiglio l’audizione del gruppo di lavoro comunale e dei progettisti delle alternative più importanti, e l’invio al Consiglio superiore dei Lavori pubblici dei progetti alternativi e della proposta di sperimentazione. Sulla base di tutta questa documentazione e dei lavori del gruppo di lavoro, il prossimo Comitatone – ha concluso il sindaco – dovrà esprimersi in modo non equivoco, senza ambiguità.