"Chiediamo che venga riesaminata la domanda di autorizzazione per le cure all'estero di Milvia": lo fanno congiuntamente le due assessore alle Politiche sociali del Comune e della Provincia di Venezia, Delia Murer e Rita Zanutel, in una lettera che hanno oggi indirizzato al presidente della Giunta regionale, Giancarlo Galan, all'assessore alla sanità veneta, Flavio Tosi, a Feliciana Cortese, dirigente della Neuroriabilitazione dell'Azienda Ulss 6 di Vicenza, centro regionale di riferimento per patologie quali quelle di Milvia, al direttore generale e al direttore sanitario dell'Azienda Ulss 12 veneziana, Antonio Padoan e Ugo Coli.
Murer e Zanutel ricordano che "Milvia Baratella, in seguito all'operazione di asportazione di un tumore avvenuta nel 1988 all'età di 5 anni, è una disabile neurologica grave e cronica che necessita di una riabilitazione di mantenimento costante e integrata al Centro nazionale riabilitativo J. Diaz di Havana a Cuba che risulta essere l'unica struttura in grado sino ad ora di fornirle le cure essenziali. Il progetto riabilitativo, attuato a Cuba, ove si sono svolte in modo integrato le terapie fisiche, intellettive e relazionali ha permesso infatti a Milvia di raggiungere notevoli miglioramenti per la sua salute. La permanenza in Italia negli ultimi cinque mesi, durante la quale non è stato possibile dar seguito allo stesso tipo di trattamento per mancanza di strutture disponibili, ha invece causato un evidente rallentamento dei miglioramenti che rischia di invalidare i risultati precedentemente raggiunti".
Le due assessore così proseguono: "In attesa che anche nel nostro territorio sia garantita la possibilità di effettuare un programma di riabilitazione completo come quello cubano, per la quale ci sono già delle iniziative in atto, e al fine di consentire a Milvia la prosecuzione delle cure a Cuba, a livello locale si sono attivate diverse forme di solidarietà sia da parte di singoli cittadini e associazioni del privato sociale che da parte delle istituzioni". In passato a Milvia era stata sempre concessa dal Centro regionale di riferimento un'autorizzazione per trattamenti riabilitativi all'estero, ma ora è giunta una risposta negativa. "Con la presente - concludono Murer e Zanutel - chiediamo che codesta Amministrazione, in particolare attraverso il Centro regionale di riferimento relativo a Neuroriabilitazione dell'Azienda Ulss 6 di Vicenza, riprenda in esame la richiesta finalizzata allo svolgimento di un trattamento all'estero per la paziente. A questo proposito siamo certe che non mancherà la produzione della documentazione integrativa attraverso il coinvolgimento dei servizi e delle strutture competenti e auspichiamo che si possano così affrontare e superare in tempi rapidi i problemi che hanno dato luogo al diniego".
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