Il Comitato Scientifico Internazionale della 9. edizione del Simposio internazionale sulle Mucopolisaccaridosi e malattie affini (MPS), che si tiene in questi giorni al Centro Congressi del Lido di Venezia, ha assegnato ieri sera, durante il concerto de "I Solisti Veneti" svoltosi in onore dei partecipanti a Simposio nella chiesa di San Giorgio Maggiore, il premio "A life for MPS", istituito per la prima volta in occasione della prima edizione italiana del meeting, alla ricercatrice statunitense Elizabeth F. Neufeld, pioniera nel campo delle malattie lisosomiali.

Nata a Parigi nel 1928 e laureata in Fisiologia alla University of Rochester e alla University of California, Berkeley, la Neufeld ha poi conseguito varie specializzazioni e dottorati in varie Università statunitensi ed è stata insignita con svariate lauree ad honorem. Professore di Chimica biologica dal 1984 nella David Geffen School of Medicine dell'Università di Los Angeles, in California, è membro di diverse Accademie scientifiche e di redazioni di riviste scientifiche internazionali; fa parte inoltre del Comitato scientifico della National MPS Society e ha organizzato il simposio sulle MPS che si è tenuto negli Stati Uniti nel giugno 2001.
Fin dagli anni '70 i suoi studi e le sue pubblicazioni (più di 130, senza contare gli studi apparsi nelle riviste) hanno avuto come leit motiv la patofisiologia e i meccanismi molecolari dei disordini provocati dalle mucopolisaccaridosi e da altre malattie affini. Durante la sua lunga carriera, la Neufeld ha tracciato strade maestre per la definizione dei processi patologici delle malattie metaboliche: dalla preparazione di substrati per l'analisi enzimatica alla più recente scoperta di meccanismi molecolari che determinano la malattia lisosomiale. Nei primi anni '70, ha ipotizzato la possibilità di trattare i pazienti mediante somministrazione della proteina mancante, lanciando le basi per la moderna terapia dei pazienti affetti da malattie da accumulo.
Il premio, una scultura in vetro, pezzo unico del maestro Archimede Seguso, raffigura un albero a forma di mano che tiene un uovo contenente la doppia elica del Dna. La vita è garantita dal Dna e la terapia è resa possibile grazie alla produzione biotecnologia degli enzimi mancanti.
Ufficio Stampa del Comune di Venezia - 9. Simposio Internazionale sulle mucopolisaccaridosi - Lido di Venezia - 29 giugno, 2 luglio 2006 - Tel. 041 2720036 - 340 7624532
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