Da oggi a domenica 25 giugno, si svolge a Venezia, all'Istituto Ellenico, la 13. annuale Assemblea interparlamentare sull'Ortodossia, cui partecipano deputati di fede ortodossa di venti Parlamenti di Paesi in cui forte è la presenza di cittadini ortodossi, membri dell'assemblea, e di altri sette Paesi in cui sono presenti piccole comunità ortodosse. Tema dell'incontro è "Il contributo della cultura ortodossa alla costruzione della nuova Europa". I lavori sono stati presentati oggi pomeriggio a Ca' Farsetti con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, il presidente dell'Assemblea, il russo Sergej Popov, e il segretario generale dell'Assemblea, il greco Stylianos-Anghelos Papathemelis.
Nell'indirizzo di saluto, il sindaco ha ricordato che Venezia ha giocato tutta la sua storia e il suo destino nei rapporti con il Mediterraneo orientale e con i Paesi dell'Est europeo e di questi rapporti conserva in sé testimonianze importantissime, a cominciare dalla Basilica di San Marco, sì da potersi configurare come la città più bizantina e ortodossa d'Europa. Cacciari ha quindi affermato che l'Assemblea interparlamentare dovrebbe tenere tutti i suoi incontri a Venezia, non esistendo in tutta Europa città più vicina alla storia e alla civiltà dell'Ortodossia; e ha espresso l'augurio che l'incontro odierno segni l'inizio di un'ampia collaborazione culturale e politica.
Il sindaco ha quindi ricordato che Venezia partecipa ad una serie di iniziative e di appuntamenti internazionali sulla Comunità europea, sul suo allargamento e sugli sviluppi dell'allargamento, inteso in senso culturale e politico oltre che istituzionale, che nello scenario del Mediterraneo traguarda anche ai rapporti tra le culture europee e i Paesi islamici; e ha ipotizzato che già in questi giorni il Comune e l'Assemblea ortodossa possano stabilire una agenda di iniziative congiunte in materia. In conclusione, Cacciari ha rimarcato l'importanza sempre più fondamentale della dimensione religiosa nella costruzione dell'unità tra i popoli, sottovalutata nell'Europa occidentale, indicando alla lungimirante Assemblea ortodossa un ruolo di avanguardia nel processo di allargamento dell'Unione all'Est europeo e di mediazione essenziale nel rapporto tra le culture europee e il mondo islamico.

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