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09/06/2006

Categoria: Politica locale

Cacciari ha presentato a categorie e cittadini "Sarà Mestre"


 


“Sarà Mestre”: è stato questo il titolo dei due incontri svoltisi ieri pomeriggio a Mestre – il primo con i rappresentanti delle categorie al Centro Candiani, il secondo con la cittadinanza al Teatro Toniolo – con i quali il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha presentato i progetti per le trasformazioni urbanistiche e territoriali riguardanti il territorio mestrino, del quale ha ribadito la centralità strategica per l’Amministrazione comunale.


 


Sulla base di una settantina di schede, riguardanti progetti già cantierati o definiti nei tempi, nei soggetti attuatori, nei finanziamenti, il sindaco ha svolto quella che egli stesso ha definito una “narrazione”, seguendo sia tracciati sul territorio sia fili logici tematici, per inquadrare gli interventi – che i cittadini spesso colgono come isolati o settoriali – in una visione complessiva, tutti tasselli di un piano unitario e organico, all’interno del quale sono stati pensati. Ancora, in premessa, il sindaco ha sottolineato con forza l’esigenza della concertazione tra tutti i soggetti attuatori, pubblici e privati, come “necessità funzionale” per portare a compimento i progetti: i quali, nel loro insieme realizzeranno una trasformazione radicale di Mestre e del territorio di terraferma, che diventerà in pochi anni la “nuova città – new city” del Nord Est.


 


Il sindaco ha preso le mosse dalle “porte della città”: i terminal di Tessera e di Fusina. Per il primo, visto anche come “porta di Venezia” ha ricordato il futuro insediamento, accanto all’area aeroportuale, di attività direzionali e ricettive, e, nel più ampio “quadrante”, quello della nuova sede della Casa da gioco e del nuovo stadio; per il secondo, il cui progetto è stato oggi rimesso in moto, dopo una lunga interruzione, la novità, accanto al terminal, della prima piattaforma logistica collegata a una nuova viabilità. Il sindaco è poi passato a due aree strategiche, quelle di Via Torino e di Via dell’Elettricità: per la prima ha indicato il riutilizzo dell’area degli ex depositi Actv con destinazione residenziale, commerciale, direzionale attorno a una nuova piazza, e lo sviluppo del polo universitario con connessa residenza studentesca, come volano di riqualificazione dell’intero asse stradale; per la seconda, si è soffermato sullo sviluppo del Parco tecnologico scientifico (anche attraverso una modifica dello Statuto di Vega che privilegi la missione nel campo della innovazione e della ricerca) come luogo di eccellenza a livello europeo, con nuovi laboratori e uffici nell’area ex Agip Depositi costieri, e un nuovo ambiente urbano ai Docks, con destinazioni direzionale, commerciale, culturale-espositiva.


 


Dall’esame dell’area a lato del Parco, per la quale il sindaco ha ribadito la tradizionale vocazione industriale con lo sviluppo della cantieristica (Fincantieri) e il mantenimento della chimica “fine” (o chimica pulita), il sindaco è passato all’area di Marghera, indicando come problema preliminare e più importante quello della bonifica dei siti (già conclusa nel 35% dell’area) in vista delle nuove vocazioni: portualità e logistica; con una superficie di 2.237 ettari, Marghera si proporrà sui mercati internazionali come l’area più cospicua d’Europa. Con la nuova Via dell’Elettricità e il collegamento diretto tra la Romea e il porto, Via Fratelli Bandiera tornerà a essere una strada urbana: di qui, il sindaco ha tratto lo spunto per uno sguardo alle novità in materia di viabilità: i collegamenti, in parte ancora problematici, con il nuovo Ospedale; la nuova Via Vallenari, i by pass di Tessera e di Campalto per alleggerire la pressione del traffico; l’eliminazione dei passaggi a livello; le piste ciclabili, passate in dieci anni da 4 a 50 km, e in corso di realizzazione o progettazione in nuovi 32 km.


 


Le piste ciclabili hanno introdotto la riflessione del sindaco sulla “Mestre verde”: e quindi il Bosco di Mestre, a cominciare dai 200 ettari della Querini-Stampalia, il Parco di San Giuliano – con l’esigenza di partner privati per il Polo Nautico –, il sistema dei Forti e quello dei Parchi urbani. Dopo un accenno alla residenza e ai vari Peep in corso di realizzazione o programmati, probabilmente sovradimensionati rispetto alle prospettive di crescita demografica, e al “contratto di quartiere” ad Altobello, il sindaco ha dedicato ampio spazio alla riqualificazione del centro urbano.


 


La riqualificazione della “forma urbis” di Mestre, cuore della “new city”, è essenziale – ha detto Cacciari – per determinare la qualità urbana complessiva e quindi la capacità di attrarre investitori. Priorità va data all’ampliamento dell’area pedonale, senza cesure con Piazza Barche e con Via Poerio; il sindaco ha quindi individuato la vocazione dell’area nella trasformazione in un grande polo di produzione e di offerta culturale, incentrato sul Candiani – cui ha dato l’obiettivo di mille eventi e 150 mila utenti all’anno – collegato anche fisicamente con il Toniolo e con Piazza Ferretto, in connessione con il Contemporaneo e con il Museo della Città all’ex Distretto, per il cui allestimento innovativo e di altissima qualità ha proposto una commissione internazionale; elementi di riqualificazione urbana nel segno della identità culturale, sono ancora un settore della Biblioteca a Villa Erizzo, e la valorizzazione della cinta muraria e dell’area attorno alla Torre.


 


Ancora nella prospettiva della riqualificazione urbana, il sindaco ha indicato l’area dell’ex Umberto I, per la quale, stabilite le destinazioni, è ora necessario un progetto adeguato, da individuare con concorso internazionale, e i centri urbani delle Municipalità, tutti da sistemare con dignità, appunto, di veri centri. In conclusione, Cacciari ha mostrato la visione d’insieme della nuova rete di trasporto pubblico: il tram e il sistema ferroviario metropolitano regionale, che offriranno un servizio pubblico d’eccellenza, contribuendo a ridurre l’uso del mezzo privato, che è oggi “il” problema della terraferma. Invitando tutti a seguire gli sviluppi di questi progetti in visione unitaria, con lo spirito e nell’ottica di una “urbanistica partecipata”, il sindaco ha assicurato che, assieme agli assessori, compirà verifiche periodiche con i cittadini sullo stato di avanzamento dei progetti.