A margine della conferenza stampa di presentazione dell'incontro di giovedì sulle trasformazioni del territorio mestrino, il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, si è detto "molto soddisfatto" per l'esito del Consiglio comunale di ieri sera sulle tematiche della salvaguardia. Il sindaco ha rilevato in premessa come sia stato votato un ordine del giorno molto importante, e con una larghissima maggioranza. L'intesa tra Ds e Margherita è un segno evidente - ha detto - che a Venezia il processo verso il gruppo consiliare unico e verso il Partito democratico sta ormai andando avanti su basi serie, sulla esperienza reale. Il sindaco ha quindi annotato in termini positivi l'atteggiamento di altri gruppi consiliari, a cominciare dai Verdi, che hanno condiviso nel merito il percorso che ha portato all'ordine del giorno, e ha rilevato che la maggioranza si sta allargando nella convergenza sui programmi, come egli ha sempre voluto.
Quanto al mandato conferitogli dal Consiglio per il Comitatone, il sindaco lo ha definito "chiaro". Anche sulla base di precedenti ordini del giorno del Consiglio, la prima richiesta al Governo sarà l'avvio di una vera sperimentazione: sull'effetto del rialzo dei fondali, di chiusure parziali alle bocche di porto, di opere rimovibili, di possibili alternative, effetto che dovrà essere monitorato e giudicato da terzi. Il sindaco ha ricordato che sussistono seri e fondati dubbi sui costi e sui finanziamenti, sulla manutenzione, sulla abitabilità tecnica del Mose, e ha detto: Vogliamo essere certi che tutto sia a posto, perché ora certi non siamo... Abbiamo posto delle domande alle quali non è stata data risposta, ora la chiediamo in tempi rapidi; dopo di che l'ultima parola spetterà al Governo e ognuno si assumerà le proprie responsabilità.
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