La consegna di due pacchi dono gemelli contenenti fotografie, poesie, canzoni, ricette di cucina, quadri realizzati dagli studenti degli Istituti superiori "Giordano Bruno", "Luigi Stefanini", "Marco Polo" a giovani palestinesi della città di Nablus e a ragazzi israeliani di Rshon-Lezion ha suggellato la recente visita in Palestina e in Israele di una delegazione del Centro Pace del Comune di Venezia. Oggi all'emeroteca dell'Ambientario, con una conferenza stampa, l'assessore comunale alle Politiche giovanili e alla Pace, Paolo Cacciari, e la responsabile del Servizio, Alberta Basaglia, hanno illustrato l'esito del viaggio, i contenuti e le finalità del progetto "Tu, noi: dialogo fra culture".
L'assessore Cacciari ha ricordato il lavoro svolto, nel corso di quest'anno scolastico, dagli studenti veneziani che nella realizzazione di fotografie, testi musicali e di un video dal titolo "It's my life" hanno voluto far conoscere ai coetanei palestinesi ed israeliani "il proprio mondo". Cacciari ha annotato che il progetto comprende anche la consegna di altrettanti pacchi dono agli studenti veneziani da parte dei giovani palestinesi e israeliani che saranno ospitati a Venezia a settembre. "Mi rendo conto che lo scopo che ci siamo prefissi di mettere in relazione giovani che vivono in luoghi segnati profondamente da una situazione di conflitto non è cosa facile - ha affermato l'assessore - queste iniziative sono dei semi che lasciamo cadere su un possibile ed auspicabile percorso di pace che speriamo si sviluppi. La cosa che mi incoraggia a continuare - ha proseguito Cacciari - dipende anche dalle esortazioni dei sindaci di entrambe le città mediorientali che intravedono l'importanza di questi scambi e chiedono che la nostra Amministrazione continui nel proporre analoghe manifestazioni".
Alberta Basaglia ha ribadito che l'esperienza di far conoscere tra loro giovani che pur vivendo sullo stesso territorio vivono separati, è un valore; "Noi - ha aggiunto - non pensiamo che con una partita di calcio, sfide a tennis e in cucina, gare di danza e di musica, tutte iniziative che organizzeremo a settembre, potremo risolvere il grande conflitto israeliano-palestinese, ma vogliamo offrire un contributo: un dialogo tra pari e tra giovani che condividono un'età e un tempo, dove ad ognuno è stata data l'occasione di raccontarsi, dove la differenza, per una volta, non sarà più così importante".
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