Sabato 6 maggio, alle ore 11, alla Facoltà di Economia dell'Università di Ca' Foscari (ex macello di San Giobbe), aula 2 A, si terrà la presentazione di un recupero sperimentale di edilizia residenziale veneziana. Con questo restauro il Comune di Venezia, con un progetto finanziato dal Comitato britannico per la salvaguardia di Venezia, The Venice in Peril Fund, restituisce alla Città quattro appartamenti in una casa del centro storico restaurata in modo esemplare nel pieno rispetto della struttura originaria, dei materiali e delle tecniche costruttive.
Interverranno il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, l'assessore comunale ai Lavori pubblici di Venezia, alla Casa e alle Politiche residenziali, Mara Rumiz, il presidente di The Venice in Peril Fund, Anna Somers Cocks, il direttore regionale per i Beni culturali, Pasquale Bruno Malara, il team di progettisti, Mario Piana, Leo Schubert, Frank Becker, il responsabile unico del procedimento, Franco Gazzarri. Verrà inoltre presentato, nell'occasione, il volume "Un restauro per Venezia. Il recupero della casa in Calle delle Beccarie 792", a cura di John Millerchip e Leo Schubert (edizioni Gabriele Mazzotta, Milano).
Seguirà la visita alla casa restaurata, con rinfresco.
Il restauro, effettuato in una unità residenziale di proprietà del Comune, è stato eseguito sotto la direzione lavori del Comune e finanziato con fondi della legge speciale, con lo scopo di conservare l'edificio e di riqualificarlo come sede abitativa. I quattro appartamenti ricavati saranno infatti a breve consegnati ai nuovi inquilini. L'obiettivo principale di tale restauro consiste nel superamento di quella separazione, ancora prevalente nel campo del restauro nei centri storici, tra l'architettura monumentale e l'edilizia cosiddetta minore, l'una orientata al rispetto e alla conservazione, l'altra conseguita per mezzo del sistematico rinnovo di ogni membratura giudicata fatiscente o inadatta. Il progetto vuole dimostrare agli enti pubblici, ai privati proprietari di edifici in centro storico, ai professionisti attivi nel campo del recupero, che un restauro che rispetti il carattere e le particolarità costruttive di un fabbricato storico non comporta per forza costi maggiori rispetto alla sostituzione con materiali e tecniche ormai industrializzati. Un altro obiettivo consiste nella sperimentazione di tecniche innovative per far fronte al degrado degli edifici; per la prima volta è stato applicato su un intero fabbricato il lavaggio della muratura per eliminarne i sali, principale causa del degrado. Inoltre, a piano terra, è stata predisposta una vasca di contenimento delle alte maree che non interferisce con le delicate strutture murarie; è stato così possibile realizzare, al piano terra, un appartamento accessibile a persone con disabilità motoria.
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