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21/04/2006

Categoria: Cultura

Punta della Dogana, il Comune cerca un partner per realizzare il Centro d'arte contemporanea


La Giunta comunale di Venezia, nella seduta odierna, ha esaminato con parere favorevole, su proposta del sindaco, Massimo Cacciari, di concerto con gli assessori al Patrimonio, Mara Rumiz, e alla Produzione culturale, Sandro Parenzo, la delibera, di competenza consiliare, per sviluppare il progetto complessivo di utilizzo di Punta della Dogana con la costituzione, tramite partner, di un Centro d'arte contemporanea. Ha altresì stabilito di procedere all'individuazione del partner mediante selezione preceduta da avviso pubblico ed espletata da apposita commissione; il progetto sarà definito con procedura negoziale con il partner individuato.

In premessa, la delibera ricorda che il Comune si è impegnato, con accordo di programma, all'utilizzo istituzionale, prevalentemente museale, del complesso di Punta della Dogana, e che ha poi rappresentato all'Agenzia del Demanio la disponibilità ad acquisire in concessione il complesso, per la attivazione di un Centro d'arte contemporanea. Da parte sua, l'Agenzia del Demanio ha espresso la propria disponibilità a valutare il progetto del Comune per il recupero e l'utilizzo del complesso, per il quale il Comune intende avvalersi di un partner che possa attivare eventi culturali di livello internazionale in grado di contribuire alla crescita del turismo d'arte in città, di valorizzare importanti patrimoni e collezioni private d'arte contemporanea, di provvedere al recupero edilizio degli spazi.

Sulla base di queste premesse e in forza dei principi di imparzialità, di pubblicità, di trasparenza dell'azione amministrativa, il Comune ritiene di procedere alla individuazione del partner previo avviso pubblico di selezione, che sarà comunque pubblicato successivamente alla espressa autorizzazione da parte dell'Agenzia del Demanio alla possibilità di sub-concessione del complesso di Punta della Dogana.

Il partner dovrà rispondere a una serie di criteri e di condizioni: dovrà presentare un progetto in grado di sviluppare interazioni e sinergie con altre strutture che abbiano vocazione al contemporaneo e che preferibilmente siano già attive e presenti in città; dovrà avere la disponibilità di una collezione d'arte contemporanea di riconosciuto livello internazionale e rappresentativa delle diverse tendenze dell'arte d'oggi; dovrà assumere gli oneri per gli interventi di restauro, di dotazione impiantistica, di allestimento museografico, per i quali dovrà avvalersi di un progettista di fama internazionale; dovrà garantire il funzionamento degli spazi con apertura al pubblico quotidiana e regolare, con l'offerta al pubblico di servizi e funzioni di moderna concezione. Gli spazi saranno subconcessi per un periodo massimo di trent'anni, eventualmente rinnovabile, a titolo gratuito.