Il Rapporto annuale 2005 sui campi elettromagnetici a radiofrequenze, elaborato dal Dipartimento provinciale dell'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (Arpav) e dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Venezia, consente di affrontare il problema della installazione di qualsiasi nuovo impianto con la massima serietà, la massima affidabilità, la massima sicurezza per i cittadini: perché il quadro che emerge dal Rapporto è ineccepibile scientificamente e assolutamente tranquillizzante per quanti vogliano ragionare e non avere atteggiamenti e comportamenti motivati dall'irrazionalità. Così, il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha commentato la presentazione del Rapporto da parte del direttore dell'Arpav, Renzo Biancotto, dopo che la dirigente dell'Area Tutela dell'aria e delle fonti di energia, Anna Bressan, aveva illustrato le iniziative dell'Assessorato all'Ambiente, in una conferenza stampa a Ca' Farsetti, presente l'assessore comunale all'Ambiente, Laura Fincato.
Anna Bressan ha ricordato il lavoro svolto, prima per la proroga del protocollo d'intesa poi per l'approvazione del nuovo Regolamento, scongiurando il rischio concreto di un ritorno ad "antenna selvaggia"; l'attività di educazione ambientale in corso nelle scuole, che ha già coinvolto trecento classi, con la produzione di due opuscoli; la dotazione di tredici nuove centraline a integrazione della rete di Arpav, che permette ora una mappatura completa del territorio del Comune. Grazie alla stretta sinergia tra Arpav e Comune, il territorio del Comune di Venezia è oggi il più controllato, ha premesso il direttore Biancotto, prima di illustrare i dati salienti del Rapporto: non una semplice raccolta di dati, ma un catasto costantemente controllato e aggiornato, dettagliato per Municipalità, con particolare attenzione per i potenziali punti critici, individuati come tali dalla simulazione modellistica (due soprattutto: Piazzale Roma e Via della Pila).
Il dato riassuntivo più significativo è che - a fronte di un limite massimo di 20 volt a metro quadrato, e un obiettivo di qualità di sei volt a metro quadrato - le rilevazioni del monitoraggio si attestano mediamente attorno ai tre volt, e non superano comunque mai il livello dell'obiettivo di qualità. E a questi dati si è riferito il sindaco per annotare che essi dovrebbero tranquillizzare i cittadini, superando una diffusa mentalità ansiosa e ansiogena; Cacciari ha poi rilevato come si demonizzino le antenne per telefonia mobile, mentre nessuno parla delle stazioni radio, che sono quelle maggiormente responsabili delle situazioni di criticità. In conclusione, è stato ricordato che il monitoraggio è visibile anche in Internet, sui siti del Comune e di Arpav; che ogni cittadino può ottenere gratis il monitoraggio della propria abitazione; e che in ogni Municipalità esiste un punto di riferimento (focal point) sulle tematiche dei campi elettromagnetici.
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