Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, con ordinanza pronunciata martedì scorso, 14 marzo, e trasmessa oggi al Comune di Venezia, ha accolto l'istanza cautelare del Comune e ha perciò sospeso l'efficacia della impugnata sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Veneto sullo stato di emergenza del traffico lagunare nella città di Venezia. Lo ha reso noto oggi pomeriggio il vice sindaco di Venezia, e assessore comunale al Traffico acqueo, Michele Vianello, il quale ha commentato: "Da questo momento sono di nuovo in vigore tutte le ordinanze del commissario".
Il vice sindaco ha ricordato che il 30 giugno scadrà il regime commissariale e che il Comune di Venezia non ha alcuna intenzione di reiterare l'istanza di commissariamento. Useremo questi tre mesi di regime commissariale - ha annunciato Vianello - per operare su tre linee: progettare tutte le infrastrutture e approvare quanti più progetti possibile; provare ad estendere i limiti di velocità anche nelle acque non di competenza del Comune; gestire la transizione del quadro normativo, alla scadenza del 1 luglio.
Il vice sindaco ha rilevato che l'ordinanza del Consiglio di Stato sancisce il diritto-dovere del commissario, e quindi del Comune, a fissare norme sul traffico acqueo, perché "l'acqua non è libera, e non tutti sono eguali". Infine, Vianello ha detto che la strategia del piano del traffico acqueo predisposto dal Comune conserva tutta la propria validità, e che anzi in questi prossimi mesi si useranno i poteri del commissario per accelerare l'istituzione della zona a traffico limitato, e che sarà avviato un serio lavoro di concertazione con gli altri soggetti competenti sui limiti di velocità, in modo da definire norme che possano restare in vigore anche dopo la scadenza del regime commissariale.
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