La nona stagione primavera 2006 del Teatrino Groggia è stata presentata oggi a Ca’ Farsetti con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti i delegati della Municipalità di Venezia-Murano-Burano alla Cultura, Pino Musolino, e agli Affari generali, Giorgio Tommasi, il presidente della Commissione Cultura della Municipalità, Flavio Franceschet, il direttore artistico del Teatro, Mario Perez.
Musolino ha detto che il Teatrino è il fiore all’occhiello della Municipalità per la sua capacità di proporre e realizzare produzioni culturali originali e coraggiose, sostenute da un pubblico fedele che partecipa con entusiasmo e curiosità alle offerte proposte. Il delegato ha sottolineato come il Groggia sia stato e sia una fucina di artisti, ricordando che diversi maestri, oggi conosciuti in ambito nazionale, hanno mosso lì i primi passi artistici.
Perez, pur lamentando il ritardo con cui è partita la stagione primaverile, ha manifestato la propria soddisfazione per il buon programma polarizzato tra musica e teatro. Dal 15 marzo al 24 maggio andranno in scena quattordici spettacoli per un costo complessivo di 25 mila euro: tra questi c’è anche una produzione del Teatrino che sarà sostenuta da ulteriori 5 mila euro.
Gli spettacoli vedranno cimentarsi artisti noti come il pianista Frederic Rzewski, definito “una perla” dal direttore, e giovani musicisti di talento che si misureranno con musiche di Bela Bartok; seguiranno perfomance poetiche in occasione della Giornata mondiale della poesia, serate video sulla musica contemporanea americana, spettacoli di burattini scritti da Gigio Brunello e da Giuliano Morasco, spettacoli teatrali, un progetto musicale/drammaturgico “Post –human: ibridazioni sonore” sul futuro dell’uomo come uscita dalla sua umanità biologica e infine lo spettacolo prodotto dal Teatrino, “Apologia del granchio, finzione e morte di Baron Corvo a Venezia” tratto liberamente dal romanzo di Frederick Rolfe (il Baron Corvo) il cui titolo è “Il desidero e la ricerca del tutto”. Perez ha definito l’offerta artistica del Groggia una scelta di modernità spiegando che “il passato non finisce mai di passare, il futuro non finisce mai di arrivare: in questo snodo si colloca il far teatro”. Il direttore ha concluso auspicando maggiore interesse dell’Amministrazione comunale verso questo Teatro, interamente suo.
PROGRAMMA
Stagione Primaverile 2006 Marzo-Maggio
Una stagione primaverile tutta all’insegna di musica e teatro, i due poli che hanno caratterizzato l’attività del Teatrino nei suoi cinque anni di vita. Si inaugura con Frederic Rzewski, un compositore e pianista il cui nome da solo basta a dare il titolo alla serata di mercoledì 15 marzo, ore 21 che chiude, con un concerto, il workshop tenuto dal maestro americano al Teatrino Groggia con l’ Ensemble Laboratorio Novamusica di Giovanni Mancuso. Figura storica dell’avanguardia statunitense oltre che eccelso interprete del repertorio del ‘900, molto legato all’Italia fin dalla metà degli anni ’60 quando cofondò a Roma il gruppo Musica Elettronica Viva, Rzewski riceverà l’omaggio dell’esecuzione di due brani, uno di sua composizione e l’altro a lui dedicato dall’Ensemble, per completare poi la serata come solista al pianoforte.
Martedì 21 marzo alle ore 21 in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, si svolgerà la serata di letture poetiche, performance e video “ Poesia del nostro tempo, poesia della nostra vita” con Tiziano Fratus, Andrea Molesini, Michele Obit, Edy Quaggio e Soraya Perez, Christian Sinicco. Si tratta dell’unico spettacolo non strettamente musical-teatrale della stagione, un tentativo di riannodare in modo nuovo le fila di una tradizione del poetico che è sempre stata nel cuore del ‘progetto Groggia ’: giovani e meno giovani poeti provenienti da diverse scuole e regioni per dare vita in città ad un appuntamento ricorrente con la poesia e con i poeti, in uno spazio libero e aperto.
Sabato 8 aprile, ore 21 è la volta di Tucholsky Cabaret. Impara a ridere senza piangere, da Kurt Tucholsky (1890- 1935) pubblicista e romanziere, scrittore satirico socialmente consapevole, molto noto in ambito tedesco, poeta, autore di canzoni e cabarettista raffinato nonché pacifista militante, rappresentativo di “quell’altra Germania” che già negli anni immediatamente successivi alla prima Guerra Mondiale ha denunciato i segni premonitori della deriva autoritaria e militarista della società tedesca. Riparato in Svezia fin dal 1929, dopo che i nazisti lo privarono della cittadinanza e bruciarono i suoi libri, ammalato e amareggiato, vi si tolse la vita nel 1935. Scopriremo in un collage di testi raccolti e messi in scena dall’attrice-regista Francesca Faiella, in collaborazione con la germanista Susanna Böhme-Kuby, uno dei più geniali, caustici, raffinati scrittori e giornalisti della Germania del periodo della repubblica di Weimar. Torna Bela Bartók, un gigante del Novecento musicale spesso presente nella programmazione del Groggia, con una delle sue opere più impegnative e meno ascoltate, i sei libri di esercizi pianistici per bambini Mikrokosmos, in due serate venerdì 21 e sabato 22 aprile alle 21, ad opera dei pianisti Anna Barutti ( libri I, III e VI ) e Massimo Somenzi ( libri II, IV e V ). L’opera costituisce un vertice della produzione pianistica di Bartók e pur essendo di fatto un metodo d'insegnamento pianistico (Pezzi di difficoltà progressiva, recita il sottotitolo) basato su criteri di una - per allora - spregiudicata modernità, l’importanza del progetto pedagogico non vi è mai disgiunta dal valore musicale, come negli illustrissimi precedenti bachiani di due secoli prima, che sempre si citano al proposito, il Klavierbüchlein, le Invenzioni e i Preludi e fughe, ma con un gusto bartokiano per il plurilinguismo e per il multiculturale tutto novecentesco.
Venerdì 5 maggio alle ore 21 ritorna, dopo l’intenso Woyzek del 2004, Gigio Brunello con baracca e burattini per proporre un nuovissimo e come sempre inatteso spettacolo: Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi è il regno dei cieli: dialogo di Gesù il Nazzareno e Pinocchio incarcerati, coraggiosa più che irriverente invenzione di uno scenario che vede a colloquio il burattino più famoso del mondo e il Figlio dell’Uomo, intorno a una delle più toccanti beatitudini del Vangelo e ad un tema centrale della nostra civiltà e della nostra cultura quale è quello della giustizia del mondo. Teatro essenziale e provocatorio, emozionante e pensoso, sospeso tra l’apologo fiabesco e il più amaro disincanto.
Domenica 14 maggio sempre alle 21 serata video-musicale dal titolo del documentario di Frank Scheffer “In the Ocean”, sulla musica contemporanea americana, soprattutto di scuola newyorkese. Sarà un’ occasione unica per vedere e ascoltare dai suoi protagonisti più illustri il racconto di quasi un secolo di musica americana, dal decano Elliott Carter (classe 1908!) a Brian Eno, da John Cage a Louis Andriessen, da Steve Reich a Frank Zappa per citare solo i più significativi. A completare la serata l’esecuzione da parte del Quartetto Novecento del secondo quartetto di Charles Ives (1874 – 1954), il grande, solitario ed enigmatico capostipite della tradizione musicale statunitense del ‘900, padre spirituale dei musicisti comparsi nel video di Scheffer.
Tre appuntamenti nel mese di maggio col teatro, ancora di burattini, ma sotto la nuova sigla di Children Park e con intento e destinazione diversa: spettacoli per bambini e all’aperto, nel tentativo di continuare nel modo più festoso il tentativo di valorizzazione del magnifico spazio nel quale si trova il Teatrino, già avviato la scorsa primavera con il concerto di inaugurazione del restaurato Parco di Villa Groggia. Domenica 7 maggio, ore 11 apre la trilogia Il rapimento di Colombina – el mantelo da svolo con la compagnia di burattini Patapim Patapum che replica la successiva domenica 14 maggio, sempre alle ore 11, con Il filtro magico. L’eredità di Arlecchino, seguito domenica 21 alla stessa ora da Trovatello due. Festa di compleanno, di e con Gigio Brunello.
Cambia segno infine la programmazione residua del mese di maggio con due appuntamenti impegnativi sul piano produttivo e artistico: Apologia del granchio: finzione e morte di Baron Corvo a Venezia, liberamente tratto dal romanzo di Frederick Rolfe “Il desiderio e la ricerca del tutto” e da altri testi del e sull’autore, va in scena venerdì 19 e sabato 20, alle ore 21 per la regia di Luigi Scaringella. Un viaggio alla disperante ricerca di Baron Corvo, personaggio di culto presso la setta letteraria dei ‘corvisti’ ma che sta suscitando una crescente curiosità anche nel pubblico più vasto; figura dall’identità tuttavia sospesa, di uomo e scrittore che sembra non posarsi mai in nessun luogo, in nessuna pagina, sempre sfuggente e inafferrabile: non lo si trova nella pur esaltante storia d’amore che pervade il romanzo e nemmeno nella turbolenta e a volte torbida vicenda biografica, non nell’ eccesso di auto rappresentazione sconfinante spesso nella mitomania e nemmeno nel gusto di sottrarsi, di cifrare i dati e i sensi della propria esistenza e della propria invenzione letteraria. Coprotagonista della storia personale e romanzesca di Rolfe una Venezia vista con gli occhi di un perfetto integrato ma, nello stesso tempo, filtrata da una visione ideale che la trasfigura in un luogo di libertà, virtù e bellezza, quasi reincarnazione dello spirito ellenico. Infine chiude la stagione primaverile del Teatrino Groggia, mercoledì 24 maggio alle ore 21 il progetto musicale/drammaturgico di e con Roberto Marchesini e Renato Rivolta Post – human: ibridazioni sonore: un biologo comportamentale e un compositore e direttore d’orchestra , coadiuvati dall’Ensemble Laboratorio Novamusica di Giovanni Mancuso, spingono insieme lo sguardo, e le loro rispettive sonde, nell’attualità e nella profezia di un futuro artificiale dell’uomo, ovvero nell’uscita dell’umanità dal biologico e nel conseguente declino di una concezione assiomatica della Natura Umana a favore di una progressiva, incontrollabile mutazione del suo statuto ontologico. Quale musica accompagnerà questa mutazione? A quali nuove facoltà percettive fa appello già oggi la musica del nostro tempo? Tra accademia e concerto, tra pensiero e musica, la nascita di un nuovo ‘format’ dal laboratorio del Groggia.
Il Direttore artistico Mario Perez
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