I risultati dei primi controlli riferiti al problema della casa - definiti "sorprendenti", "preoccupanti", "inquietanti" - sono stati presentati oggi a Ca' Farsetti, con una conferenza stampa presieduta dall'assessore comunale alla Casa, Mara Rumiz, alla quale sono intervenuti per la Agenzia regionale delle Entrate, la coordinatrice regionale del gruppo analisi e ricerca, Gianna Peris, e il coordinatore del settore accertamenti, Giuseppe Greggio, il comandante del nucleo provinciale della Guardia di Finanza, tenente colonnello Alessandro Mazziotti, il direttore del Patrimonio del Comune, Luigi Bassetto.
I primi controlli, eseguiti sulle richieste di contributi per l'affitto, con il semplicissimo confronto tra il reddito dichiarato in autocertificazione per il contributo e il reddito dichiarato al Fisco, hanno evidenziato che dei 94 richiedenti primi in graduatoria (89 con reddito dichiarato zero, 5 con reddito minimo) ben 28 avevano dichiarato un reddito minore rispetto a quello della denuncia al Fisco, con una "forbice" che va dai 100 ai 17.500 euro. Il Comune, che estenderà il controllo a tutti i 2.246 richiedenti contributo, avvierà le pratiche per il recupero di somme erogate sulla base di dati che non davano titolo all'erogazione, e sporgerà denuncia penale all'autorità giudiziaria, in collaborazione con la Guardia di Finanza.
L'assessore Rumiz, che non ha nascosto sorpresa e preoccupazione per il numero così alto di false autocertificazioni, ha affermato che il Comune, rendendo noti questi risultati, vuole lanciare un messaggio a tutti i cittadini: "guardate che il Comune sta facendo sul serio, e manterrà l'impegno di verificare i dati e i titoli di chi usufruisce di alloggi e di contributi comunali: per una esigenza di equità e a tutela di chi ha maggior bisogno". In una situazione di risorse limitate, è assolutamente necessario garantire i cittadini che le assegnazioni sono fatte sulla base di condizioni oggettive, altrimenti si accresce in essi il senso di ingiustizia e si inficia la credibilità dell'Amministrazione comunale. Di qui, l'appello alla legalità e alla "assoluta onestà" rivolto a tutti coloro che faranno domande al Comune.
Un appello rafforzato dagli annunci, fatti dai rappresentanti della Guardia di Finanza e dell'Agenzia regionale delle entrate, che i controlli continueranno a tappeto, su tutti gli oltre duemila richiedenti contributo, e che potranno essere approfonditi anche con ulteriori confronti (per esempio sulla capacità di spesa) e ampliati alla stessa dichiarazione dei redditi. Comune, Guardia di Finanza, Agenzia delle entrate hanno sottoscritto a gennaio un accordo per la verifica delle condizioni reddituali tra gli inquilini pubblici: oggi è stato confermato che sono già cominciati controlli mirati, escludendo nella prima fase pensionati e lavoratori dipendenti, e rivolgendo l'attenzione su categorie a maggior rischio di anomalie.

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