Mestre come Venezia. Se il capoluogo lagunare ha vissuto domenica scorsa, in Piazza San Marco, il "Volo dell'Angelo" (una splendida Manuela Levorato), oggi la terraferma ha risposto con il "Volo dell'Asino", una rivisitazione in chiave ironica, divenuta ormai una tradizione, della versione veneziana. A mezzogiorno l'asino è stato calato dai merli della Torre civica di Piazza Ferretto: il mestrino Andrea Pizzato, arrampicatore sportivo e aspirante attore, è volato dalla Torre bardato da asino e con un grosso testone, salutando la folla sottostante.
Ad accoglierlo all'arrivo c'erano, oltre a tanti mestrini, anche l'assessore comunale al Turismo, Augusto Salvadori, e il presidente della Municipalità di Mestre-Carpenedo, Massimo Venturini. “Sono contento - ha sottolineato Salvadori - che questa mattina tante gente sia qui. Il Carnevale di quest'anno vuole essere, infatti, nelle nostre intenzioni soprattutto la festa dei mestrini e dei veneziani e non solo una manifestazione ad uso e consumo dei turisti”.
“Anche se questa è solo la terza edizione - ha aggiunto Venturini - per Mestre questa sta diventando una piacevole tradizione: è un po' una goliardata con cui vogliamo fare il verso a Venezia, che lancia un angelo, mentre noi ci accontentiamo solo di un somaro”.
Ai piedi della Torre c'era anche un asinello vero, dell'omonimo “Circo degli Asinelli”, gioia dei bambini che hanno potuto salire in groppa per fare il giro della piazza accompagnati dagli istruttori. L’anima del “Circo degli Asinelli” è il burattinaio e “raccontafavole” Dante Cigarini, che dal 1988 produce e realizza spettacoli per bambini sviluppando un cammino di incontro e fusione tra discipline artistiche diverse. Il “Circo degli Asinelli” è formato da giocolieri, clown, e saltimbanchi, che si esibiscono in numeri di clownerie, improvvisazione musicale, e ventriloquismo.
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