Centoventi invitati, per lo più russi, tutti rigorosamente in costume settecentesco, gli ospiti della governatrice di San Pietroburgo al Ballo Petrovski, tenutosi ieri sera nella splendida cornice di Ca' Rezzonico, che ha fatto da contraltare alla festa-evento tenutasi il 24 settembre 2005 nello splendido palazzo di Caterina a San Pietroburgo.
Erano 1100 anni - ha sottolineato l'attore che vestiva i panni dello zar Pietro il Grande - che i russi non partecipavano ad un ballo a Venezia e l'organizzazione ha profuso tutti i suoi sforzi per celebrare degnamente l'evento.
Sei cuochi, dei quali quattro italiani e due russi hanno preparato, grazie alla collaborazione fra il ristorante "Concord" di San Pietroburgo, rappresentato dal titolare Evgenij Prigožin e il ristorante veneziano "Ai do forni" di Eligio Paties, un menu a base di pietanze russe tradizionalmente riservate - al tempo di Pietro il grande - all'accoglienza di ambasciatori stranieri, come la "gelatina dello zar, il tradizionale caviale nero o il te ritualmente preparato e servito con il samovar. Non poteva mancare la tradizionale vodka, mentre si è fatta un'eccezione per i vini, rigorosamente italiani. Trenta camerieri in costume d'epoca hanno servito le tavole preparate nello splendido Salone da ballo, utilizzando piatti di porcellana prodotti in Italia, specialmente decorati per l'occasione e piatti e bicchieri di legno decorati a mano in Russia nei tradizionali colori rosso nero e oro.
Com'era tradizione oltre alla cerimonia di benvenuto agli ospiti organizzata al piano terra del palazzo, dove troneggiava uno stemma araldico di ghiaccio con l'aquila bicefala di Pietro il Grande, intorno al trono dello zar Pietro il Grande suonava un'orchestra e lo zar ha letto un "Ukaz" (Decreto) che sanciva l'amicizia e la collaborazione fra le due città. Nel Salone da ballo al primo piano si sono susseguiti per tutta la serata vari spettacoli di qualità: solisti d'opera dei migliori teatri di San Pietroburgo, il più famoso suonatore di flauto-pan, un "Defilé imperiale" del celebre stilista russo Valentin Judaškin, un'esposizione di quadri su "Lo sguardo sul carnevale ai tempi di Pietro", il balletto di Valerij Michajlovskij "Ballo in maschera di Pietro".
Al piano terra, fra la prima e la terza "tavolata", due giri di ballo, dai celebri minuetti ai valzer, accompagnati da una maestra di ballo russa, che sosteneva i meno esperti. Una lotteria di beneficenza, promossa dall'associazione pietroburghese "La Palmira del nord", a favore dei bambini degli orfanotrofi di San Pietroburgo, ha costituito il leit-motiv della serata.
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