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20/02/2006

Categoria: Turismo

Mercoledì a San Marco è di scena "La Moresca"


Il figlio del Re Nero rapisce la principessa del Re Bianco e così quest'ultimo scatena la sua armata contro i Neri, ovvero i Mori, e li sconfigge riportando a casa la giovane principessa. E' questo il tema de "La Moresca" una romantica danza di guerra con spade, in programma in Piazza San Marco mercoledì 22 febbraio alle ore 18 e giovedì 23 alle ore 15, e in Campo Sant'Angelo venerdì 24, alle ore 16, nell'ambito del programma del Carnevale di Venezia 2006.


Questa mattina a Ca' Farsetti Zitomir Lozica e il figlio quindicenne Lovor, due danzatori dell'associazione "La Moresca", hanno illustrato agli operatori dell'informazione le caratteristiche di questa danza tradizionale, arrivata dalla Spagna nell'isola croata di Korcula (Curzola in veneziano) nel XVI secolo, e ideata tra il XII e il XIII secolo nel Mediterraneo. Il nome Moresca deriva da Mauri - Morisco, e così in spagnolo è stato coniato l'aggettivo "morisco" e in italiano "moresco". Si suppone che la prima Moresca sia stata eseguita in Spagna nel 1150, per commemorare la cacciata dei Mori. La storia della Moresca di Korcula invece si pensa che risalga all'attacco dei Turchi nel 1571 al popolo di Korcula.


La compagnia, che torna ad esibirsi a Venezia dopo quindici anni, è composta di 49 elementi, di cui 9 sono i danzatori che interpretano i Neri indossando un costume nero e bianco, 9 quelli che rappresentano i Bianchi, con un costume rosso e dorato, più una ragazza, l'unica donna del gruppo, nelle vesti della principessa. Ogni interprete, mentre danza, muove anche due pesanti spade di ferro. Lo spettacolo, che dura circa mezz'ora, inizia con un dialogo tra il Re Bianco e il Re Nero, e si sviluppa in sette scene che rappresentano sette momenti diversi della battaglia, in cui i Bianchi attaccano dall'alto verso il basso e, viceversa, i Neri si difendono dal basso verso l'alto. Ad ogni scena il ritmo della musica si fa sempre più incalzante per accompagnare la fasi della battaglia, che diviene sempre più cruenta fino alla sconfitta dei Neri e alla liberazione della principessa. Il ruolo della principessa spetta ogni anno ad una ragazza diversa, mentre i danzatori, che hanno un'età compresa tra i 14 e i 50 anni, si tramandano con orgoglio la tradizione di padre in figlio.