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17/02/2006

Categoria: Comunicazioni del Sindaco

Influenza aviaria, un'ordinanza del sindaco sugli allevamenti domestici


Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha firmato una ordinanza con la quale detta disposizioni urgenti e straordinarie per la prevenzione della diffusione dell'influenza aviaria.


Tutti i titolari di piccoli allevamenti avicoli domestici del Comune di Venezia devono registrarsi, se non già fatto, entro e non oltre trenta giorni, presso il locale Servizio veterinario della Azienda Ulss 12 Veneziana, telefonando ai numeri 041.26083.50/51 o inviando un fax al numero 041.2608349. In alternativa, la registrazione può essere effettuata presso le Municipalità, dichiarando generalità del proprietario, indirizzo dell'allevamento domestico, numero e tipologia di animali allevati.


Il sindaco ricorda quindi alcune norme del decreto regionale n. 77 del 7 dicembre 2005 sull'allevamento del pollame domestico:
deve essere allevato, per quanto possibile, nei locali di allevamento evitandone l'accesso all'aperto oppure, qualora questo non sia realizzabile, le sole aree di accesso dei volatili all'aperto devono essere protette da doppie reti antipassero;
deve essere alimentato e abbeverato al chiuso, o sotto una copertura che scoraggi in modo sufficiente la sosta di volatili selvatici ed eviti il contatto dei volatili selvatici col mangime e l'acqua destinati al pollame;
non deve essere abbeverato con acqua proveniente da serbatoi di superficie cui abbiano accesso i volatili selvatici, a meno che l'acqua non sia stata trattata in modo da garantire l'inattivazione di eventuali virus;
qualora l'allevatore ritenesse inopportuno eseguire gli interventi strutturali previsti dai punti precedenti, gli animali possono essere abbattuti per l'autoconsumo.
I serbatoi d'acqua all'aperto necessari per motivi di benessere degli animali nel caso di alcuni tipi di pollame devono essere protetti in modo sufficiente dall'accesso di uccelli acquatici selvatici.


In allegato, le Linee guida per la gestione delle carcasse di animali rinvenuti morti, definite dall'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.



COMUNICATO STAMPA


Linee guida per la gestione delle carcasse di animali rinvenuti morti
definite dall'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie



 In relazione all'attività di controllo e sorveglianza nei confronti dell'influenza aviaria, si chiede che le segnalazioni di ritrovamenti di volatili selvatici (morti o ammalati/moribondi) siano fatte al Servizio Veterinario delle ASL territoriali, al fine di non sovraccaricare i laboratori di analisi con campioni non idonei e fare in modo che le strutture sanitarie possano garantire una pronta identificazione dei casi realmente rilevanti. La valutazione dell'importanza epidemiologica del ritrovamento, ai fini dell'individuazione di un animale realmente infetto da influenza aviaria ad alta patogenicità, viene quindi lasciata ai veterinari della ASL competente per territorio.


Ai fini della valutazione, si ribadiscono i seguenti punti:


non tutti i volatili selvatici rinvenuti morti o ammalati sono indice della presenza di un focolaio sospetto. In particolare non devono essere considerati casi sospetti per cui non è necessaria la segnalazione:
il ritrovamento di volatili appartenenti a specie selvatiche sinantropiche (che condividono ambienti urbani con l'uomo) che difficilmente si infettano in natura (piccioni, merli, storni) o raramente coinvolte nelle epidemie influenzali (passeriformi, rapaci, corvidi);
ritrovamenti in aree non a rischio, tipo i centri abitati o le aree urbanizzate, soprattutto se lontano da siti identificati come a rischio (si intendono a rischio aree umide quali laghi, stagni, acquitrini, foci di fiumi… in cui vi sono anatidi svernanti o migratori);
non possono essere esaminate per influenza aviaria le carcasse in avanzato stato di decomposizione in quanto non è possibile effettuare esami di laboratorio a causa dei fenomeni degenerativi legati ai processi di putrefazione;
possono essere considerati casi di mortalità anomala e quindi degni di indagine, il rinvenimento di soggetti appartenenti a specie acquatiche selvatiche morti di recente, moribondi e/o con sintomi nervosi (torcicollo, paralisi, ottundimento del sensorio) ritrovati in gruppo ed in numero elevato (almeno 10 soggetti) come riportato nella nota circolare del Ministero della Salute del 11 novembre 2005;
alla segnalazione di mortalità anomala deve sempre seguire un'attenta valutazione della situazione segnalata e della realtà del territorio (numero e tipo di specie normalmente presenti, precedenti rinvenimenti di soggetti morti…) in cui è stata fatta la segnalazione stessa;
per quanto riguarda cigni selvatici ed altri anatidi (anatre, oche, germani), ardeidi (aironi, nitticore, garzette) e falacrocoracici (cormorani, marangoni) morti di recente o moribondi, in base alle recenti segnalazioni sul territorio nazionale, il sospetto può essere considerato anche in caso di rinvenimento di uno o pochi animali;
è opportuno rimuovere le carcasse di casi non sospetti e di smaltirle secondo quanto previsto dalla normativa vigente e inviare all'Istituto zooprofilattico sperimentale competente per il territorio solo i campioni relativi ai casi anomali.


L'attività di controllo e sorveglianza è riassunta nella seguente procedura:
in caso di ritrovamento di esemplari morti (o malati) fare la segnalazione al servizio veterinario dell'ASL;
il veterinario dell'ASL valuta le indicazioni per effettuare, se del caso, il sopralluogo e il prelievo;
gli eventuali campioni prelevati (carcasse o animali) devono essere inviati il più rapidamente possibile alle sezioni diagnostiche di competenza territoriale dell'Istituto Zooprofilattico per gli esami di prima istanza con la scheda di raccolta informazioni debitamente compilata;
è assolutamente da evitare l'invio di volatili o carcasse sospetti presso centri di recupero animali selvatici, strutture di protezione della fauna selvatica o altro, diverso dai laboratori degli Istituti Zooprofilattici territoriali, al fine di evitare ogni rischio di diffusione dell'infezione.
in caso di risultato sospetto delle indagini fatte presso le sezioni diagnostiche provinciali dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, la conferma ufficiale e l'eventuale identificazione del virus viene effettuata presso la sede centrale dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, al Centro di referenza nazionale.
in presenza di virus H5N1 ad alta patogenicità si attivano le procedure di profilassi igienico-sanitaria, secondo le disposizioni normative prestabilite.Domani, ecc.


 Maggiori informazioni sul sito Internet dell'Istituto www.izsvenezie.it


testo dell'ordinanza