In relazione agli articoli apparsi nella giornata odierna sul cantiere per l'installazione di impianti di telefonia mobile presso il Palasport Arsenale, il vice sindaco, Michele Mognato, ha affermato oggi pomeriggio che non è in atto alcuna "militarizzazione" della vicenda. Il Palazzetto dello sport è di proprietà comunale - ha ricordato Mognato - e affidato tramite convenzione a Virtus e Cus i quali si avvalgono di una cooperativa per la gestione della guardiania. In seguito all'occupazione del Palasport da parte di alcuni manifestanti avvenuta nella giornata di mercoledì scorso, l'impresa esecutrice, in accordo con gli uffici dello Sport, ha comunicato la necessità di avere un agente di vigilanza privata 24 ore su 24 per garantire la sicurezza dei materiali dell'impresa stessa durante l'intera fase di cantiere. Anche in questi giorni l'apertura e la chiusura del Palazzetto sono stati gestiti dalla cooperativa; né l'impresa, né - e tanto meno - la vigilanza privata sono mai stati in possesso delle chiavi dell'edificio.
Per quanto riguarda i rapporti con la Marina militare per l'individuazione di siti alternativi all'interno dell'Arsenale, il vice sindaco ha ricordato come già nel marzo 2003 la Marina aveva ufficialmente negato la possibilità di nuove installazioni nelle proprie aree, e che sono tutt'ora in corso ulteriori contatti sia per le ipotesi suggerite da Quartiere e comitati sia sulla possibilità dell'utilizzo della Torre delle Corderie in alternativa alle antenne previste sull'edificio di Santa Maria Ausiliatrice. Proprio per quest'ultima ipotesi, prevista anche dal protocollo d'intesa, il sindaco ha inviato una richiesta ufficiale nei giorni scorsi all'ammiraglio Pagnottella.
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