Un importante protocollo d’intesa per affrontare in maniera coordinata l’esecuzione degli sfratti per finita locazione in Venezia città storica è stato firmato oggi pomeriggio a Ca’ Farsetti dall’assessore comunale alla Casa, Mara Rumiz, con i rappresentanti di Abitare Venezia, dell’Ordine degli avvocati, e di tutte le associazioni dei proprietari e degli inquilini. L’accordo rende operativi gli indirizzi concordati nell’estate scorsa, in un incontro in Prefettura, quando, in una situazione di emergenza, grazie alla disponibilità di tutti gli interessati, si era riusciti a contenere gli sfratti nel numero di due a settimana.
L’assessore Rumiz ha posto in risalto che con questo accordo – in allegato il testo integrale – mentre si conferma che il Comune garantirà l’assistenza a una media di due nuclei familiari a settimana, si pongono le premesse per una collaborazione continua e coordinata in modo da poter individuare risposte abitative con una tempestività che consenta di evitare l’intervento della forza pubblica.
PROTOCOLLO DI INTESA PER L’ESECUZIONE DEGLI SFRATTI PER FINITA LOCAZIONE AD USO ABITATIVO NEL CENTRO STORICO DEL COMUNE DI VENEZIA
Sottoscritto da: - Il COMUNE DI VENEZIA, rappresentato dal Sindaco prof. Massimo Cacciari, dall’Assessore alla Casa, Mara Rumiz, dal Direttore Centrale Patrimonio e Casa, dott. Luigi Bassetto; - ABITARE VENEZIA, rappresentato dal Presidente, prof. Giuseppe Santillo e dal Direttore, dott. Luigi Bassetto; - Le ASSOCIAZIONI SINDACALI DELLA PROPRIETA’: U.P.P.I. in persona del Presidente avv. Ruggero Sonino; A.S.P.P.I., in persona del Presidente, avv. Giorgio Chinellato, Confedilizia in persona del Presidente, rag. Luca Segalin; - I SINDACATI DELL’INQUILINATO: SUNIA, in persona del Segretario Regionale Ivana De Rossi; SICET, in persona del segretario provinciale Ilario Padovan; UNIAT in persona di Antonio Padovese; Unione Inquilini nella persona di Luciano Maroder; - l’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI VENEZIA, rappresentato dal Presidente, avv. Mauro Pizzigati; premesso - che il Comune di Venezia prospetta l’aggravarsi della situazione abitativa a seguito dell’esecuzione degli sfratti che rischia di produrre tensioni che possono portare alla richiesta di un nuovo blocco degli sfratti; - che per farvi fronte il Comune di Venezia si è impegnato ad effettuare la manutenzione per consentire l’integrale utilizzo del proprio patrimonio residenziale e, nel contempo, a sviluppare politiche di affitto sociale a favore dei ceti medi prevedendo canoni capaci di autofinanziare l’acquisizione o l’edificazione di nuovi alloggi. Il Comune si è impegnato altresì a sostenere i patti agevolati concordati a livello locale tra rappresentanti della proprietà e dell’inquilinato ed a contribuire al loro effettivo utilizzo anche attraverso l’impegno dei fondi a sostegno dell’affitto. Si è impegnato inoltre a incoraggiare soluzioni concordate tra le parti, anche alla luce delle disposizioni di cui al D.L. 27/5/2005, n. 86. Si è impegnato, altresì, a dare nuovo impulso alla “convenzione UPPI – ASPPI” onde reperire sul mercato immobili da prendere in locazione per soddisfare le esigenze abitative anche degli aventi diritto soggetti a sfratto; - che la Questura e i Carabinieri hanno formalmente dichiarato di essere in grado di garantire la forza pubblica, in sede di esecuzione degli sfratti nel centro storico di Venezia ed isole, soltanto per una procedura ciascuno alla settimana; - che la Guardia di Finanza ha precisato di non potere, a norma di legge, utilizzare il proprio personale, in sede di esecuzione degli sfratti, se non in appoggio di Polizia e Carabinieri; - che il Sindaco di Venezia ha precisato formalmente che non potrà essere concessa l’assistenza dei Vigili Urbani in sede di esecuzione degli sfratti; - che il Comune ha segnalato la difficoltà oggi esistente per far fronte alle esigenze abitative degli inquilini aventi diritto all’assistenza del Comune stesso, in relazione all’esecuzione degli sfratti di cui sopra; - che la Dirigente degli Ufficiali Giudiziari di Venezia ha segnalato le difficoltà derivanti dalla mancanza di regolamentazione sulle modalità e le misure da adottare in tema di esecuzione degli sfratti per finita locazione ad uso abitativo del Comune di Venezia; - che le Associazioni Sindacali della proprietà maggiormente rappresentative a livello nazionale e provinciale (d’ora innanzi, per brevità, la proprietà) hanno dichiarato la loro disponibilità a trovare un’intesa che consenta l’esecuzione degli sfratti in tempi e modalità tali da consentire al Comune di predisporre l’assistenza ai nuclei assistibili e la priorità nella soluzione delle situazioni che riguardino inquilini assistibili e proprietari che abbiano urgente necessità di disporre dell’immobile; - che le Organizzazioni sindacali dell’inquilinato maggiormente rappresentative a livello nazionale e provinciale (d’ora innanzi, per brevità, l’inquilinato) hanno dichiarato di aderire alla presente intesa, al fine di facilitare le procedure esecutive di rilascio, con applicazione del metodo cosiddetto “del passaggio di casa in casa”; - che l’Ordine degli Avvocati di Venezia (d’ora innanzi, per brevità l’Avvocatura) ha ritenuto di aderire alla presente intesa anche al fine di poter fissare delle regole all’osservanza delle quali sensibilizzare e responsabilizzare i propri iscritti; - che il Comune di Venezia darà assistenza a un numero medio per settimana di due nuclei familiari soggetti a sfratto nel centro storico di Venezia ed isole; - che tutte le parti sottoscriventi intendono promuovere modalità di esecuzione tali da evitare ai conduttori che godono dell’assistenza del Comune o ai proprietari il trauma provocato dalla presenza della Forza Pubblica, fermo restando che ciò non può determinare l’utilizzo della forza pubblica per altri sfratti assistibili; - che il Comune di Venezia metterà a disposizione della Commissione di cui al successivo punto 1, gli elementi conoscitivi sull’assistenza fornita dal Comune agli inquilini; - che a decorrere dal 1 febbraio 2006,.gli Ufficiali Giudiziari verranno sollecitati a non riconsegnare ad ogni accesso gli atti agli esecutanti cosicché possano sempre disporre degli atti di tutte le esecuzioni pendenti e del relativo unico cronologico; CONCORDANO, ACCETTANO E SI IMPEGNANO 1) A istituire un tavolo presso il Comune di Venezia, composto dai sottoscrittori del presente protocollo, in cui esaminare le situazioni relative ai procedimenti di sfratto in cui ricorra l’urgente necessità del locatore di rientrare in possesso del proprio alloggio per adibirlo ad uso abitativo proprio, del coniuge, dei genitori o dei figli, o in cui il disagio per il rinvio dello sfratto accomuna l’inquilino e il proprietario, cercando quindi, compatibilmente con le risorse disponibili, di darvi soluzione prescindendo dalla disponibilità della forza pubblica; 2) A chiedere agli Ufficiali Giudiziari che, nell’ambito dell’esecuzione degli sfratti (2 sfratti per finita locazione ad uso abitativo la settimana, così come segnalato dalle Forze di Pubblica Sicurezza), che richiedano e possano fornire l’assistenza della Forza Pubblica, applichino il criterio di anzianità dell’emissione del titolo (sentenza di condanna di rilascio, ordinanza di convalida di licenza e/o sfratto ex artt. 663 – 665 c.p.c.) tenendo conto della data fissata per l’inizio dell’esecuzione ex art. 56 L. 392/76, dando comunque priorità alla soluzione delle situazioni in cui il conduttore: - ha già abbandonato l’immobile; - ha la disponibilità non precaria di altro immobile. 3) Il Comune di Venezia e Abitare Venezia si impegnano, per i casi di esecuzione di sfratto nei confronti di inquilini “assistibili” e qualora per il momento dell’accesso cui sia stata concessa l’assistenza della Forza Pubblica (nel numero di due per ogni settimana) non vi sia l’immediata disponibilità di una sistemazione abitativa alternativa, a rilasciare, a fronte del differimento dell’esecuzione che il proprietario conceda, un proprio impegno a individuare tale soluzione entro novanta giorni, termine massimo entro il quale l’inquilino si dovrà impegnare a rilasciare spontaneamente l’immobile. Il mancato rilascio dell’immobile libero e sgombro, da parte dell’inquilino, entro i termini prefissati, a fronte della formalizzazione di un’adeguata soluzione da parte dell’Amministrazione Comunale, comporterà l’esclusione dello stesso da ogni intervento di assistenza abitativa da parte del Comune di Venezia e l’esecuzione dello sfratto, con l’assistenza della Forza Pubblica al successivo accesso fissato dall’Ufficiale Giudiziario. 4) Il Comune di Venezia e Abitare Venezia si impegnano a cercare l’accordo con la proprietà in tempo utile ad evitare l’intervento della Forza Pubblica cosicché l’Ufficiale Giudiziario possa limitarsi ad un accesso in cui dar atto dell’accordo intervenuto rinviando l’esecuzione a data successiva a quella di cui all’accordo tra Comune, conduttore e proprietario; 5) Le parti firmatarie riconoscono che la presente intesa è stata stipulata per regolamentare l’esecuzione degli sfratti di cui all’oggetto, relativi agli immobili siti in Venezia centro storico e isole nei confronti di conduttori aventi titolo all’assistenza da parte del Comune di Venezia pubblica ed utilmente inseriti negli elenchi; 6) I rappresentanti della proprietà, dell’inquilinato e dell’Avvocatura si impegnano a diffondere il presente protocollo d’intesa, invitando tutti i loro iscritti ed associati ad aderirvi, rispettandolo e adeguandosi per quanto possibile ai criteri sopra indicati. Venezia,
Comune di Venezia U.P.P.I. Abitare Venezia A.S.P.P.I. Ordine degli Avvocati Confedilizia SUNIA SICET UNIAT Unione Inquilini
|