27/01/2006

Questa mattina Michele Bianchetto e Luciano Patalossi, rispettivamente presidente e vice presidente della nuova Compagnia dei Lavoratori portuali (Clp), hanno presentato a Ca’ Farsetti un accordo che è stato siglato dal Comune e dalla Provincia di Venezia, rappresentati dal vice sindaco, Michele Vianello, e dal presidente, Davide Zoggia.

 Questo accordo, che sarà presentato dall’Autorità portuale in tutti i suoi dettagli tecnici, ridisegna il nuovo assetto delle imprese che operano nell’area portuale veneziana. Infatti, a seguito della scadenza dell’ordinanza 127 emanata nel 2001 dall’Autorità portuale per far fronte al massiccio esodo di lavoratori, che aveva creato una grave carenza di addetti alla manodopera, era necessario ridisciplinare questo settore. Negli ultimi tre anni ben 33 imprese - precedentemente addette a servizi complementari ed accessori - erano state ammesse a concorrere agli appalti anche per lavori di manodopera: l’elevato numero di imprese ha determinato l’instaurarsi di una concorrenzialità con standard di rispetto dei diritti dei lavoratori e delle norme di sicurezza difficilmente controllabili, a scapito della qualità del lavoro, come ha sottolineato Michele Vianello.

 In base a questo accordo, che ha accolto le indicazioni della commissione consultiva della Clp, solo tre imprese, oltre alla Clp, saranno autorizzate a concludere appalti con i terminalisti. Tutte le imprese si impegnano a utilizzare soltanto lavoratori regolarmente assunti e formati, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

 Sia il vice sindaco Vianello che il presidente Zoggia hanno espresso il loro pieno appoggio e la loro soddisfazione per la conclusione di questo accordo che ripristinerà le condizioni già disciplinate dalle leggi 84/1994 e 186/2000, fornendo garanzie per il futuro sulla qualità del lavoro nello scalo portuale veneziano.